Ad Alviano il teatro si fa in piazza, due commedie imperdibile all'ombra del castello
Questa sera, 9 agosto, e domani tutti a teatro. Ad Alviano, all'ombra del castello, andranno in scena due brillanti commedie. Si inizia con 'Ce semo o ce ri-famo', mentre venerdì sarà la volta di 'Dietro il tendone'. Le serate sono organizzate dalla Proloco di Alviano, in collaborazione con il Comune.
Ce semo o ce ri-famo?
Beck&Jack, cioè Andrea Olimpieri e Giacomo Giulianelli, danno vita ad una collaborazione nell'ottobre 2016. Artisticamente nati e cresciuti sotto le ali della compagnia teatrale di Porano, 'La Batreccola', con la quale hanno condiviso per anni i palcoscenici del circondario, decidono di dar vita ad un progetto nuovo ed entusiasmante.
L'inizio di tutto è 'Un sorriso in beneficenza', spettacolo nato dalla volontà di mandare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dai terremoti che hanno scosso il centro Italia tra l'agosto e l'ottobre 2016.
Da lì, un nuovo anno ricco di date che hanno permesso di far conoscere al pubblico la loro vena ironica e che li ha portati a un altro lavoro: 'Ce semo o ce rifamo?'. Attraverso continui cambi di costume, i due porteranno in scena vari sketch, l’uno diverso dall’altro, ma tutti uniti da un grande dinamismo e da una comicità unica nel suo genere. Dicono gli autori: "In questo mondo in cui esiste già una risposta a tutto, la domanda ve la facciamo noi: ce semo o ce famo? Se volete provare a rispondere, beh… vi aspettiamo!"
Dietro il tendone
Miacela, della Compagnia Teatrale La Marca, racconta così lo spettacolo: "Le avventure del cast di un circo prima dell'inizio dello spettacolo nascondono dinamiche umane curiose e profonde. La storia d'amore tenera tra il pagliaccio e la contorsionista si intreccia con l'insoddisfazione di un mimo e del presentatore che cercano in tutti i modi di andarsene dal circo sottraendosi con modi discutibili alle vessazioni della direttrice. Lo spettacolo offre al pubblico uno spunto di riflessione sulle scelte che ognuno si trova a fare nel corso della vita, mettendo l'accento sul libero arbitrio e sull'importanza di rimanere fedeli alla propria essenza senza farsi influenzare e condizionare da quello che la società e gli altri esigono da noi, costringendoci, troppo spesso, ad indossare maschere che non ci appartengono".