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De Sica chiude il Pop Film Fest: "Ecco il film mai fatto con Vanzina"

Bagno di folla per l'attore romano che ha ricevuto il premio alla carriera e ha ricordato l'amico regista: "Rassegne come questa di Terni sono importanti perché rimettono al centro il film popolare"

“Poco prima di morire Carlo Vanzina mi aveva lasciato una sceneggiatura, si chiamava ‘La tigre siberiana’, dovevamo farla io e un attore francese, Christian Clavier, era una coproduzione con la Francia. Ma io sapevo che non avrebbe potuto farlo. Quella sera abbiamo finto entrambi: io di non sapere che stava male e lui di stare bene. Se n’è andato un pezzo di cuore”. E' il ricordo-rivelazione che Christian De Sica ha condiviso con la platea del Terni Pop Film Fest nella serata conclusiva della manifestazione dedicata al cinema popolare.

Il festival ha dedicato una retrospettiva all'attore romano che è poi stato celebrato con un premio alla carriera. “Rassegne come queste sono importanti - ha detto De Sica - perché rimettono al centro il cinema popolare che viene spesso declassato. Non bisogna dimenticare che senza il cinema popolare non sarebbe possibile fare tutto il resto dei film. E poi, per esempio, pellicole come il primo ‘Vacanze di Natale’ raccontano l’Italia degli anni ‘80 molto meglio di tanti altri film impegnati. La verità è che spesso non siamo riconosciuti abbastanza perché c’è molta invidia. Questi se la cantano e se la suonano da soli mentre i nostri film la gente li va ancora a vedere". 

“Ho vinto tante Chiavi d’oro - ha aggiunto - ma per vincere un premio ho dovuto fare un film drammatico, Il figlio più piccolo di Pupi Avati. Ma il premio più grande della vita siete voi, il pubblico. Non c’è cosa più bella di entrare in una sala gremita come quella di stasera e sentire la gente che ride. Riuscire a regalare delle risate è la più grande soddisfazione che si possa avere” ha concluso De Sica salutato on una standing ovation dal pubblico che ha riempito il cinema Politeama. Successo anche per la performance live di Anna Foglietta che nel pomeriggio ha messo in scena “Una guerra. Storie dal Decamerone” per presentare la sua Onlus #EveryChildIsMyChild, fortemente sostenuta dal festival.

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