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Terni Film Festival, viaggio nella “regione che non c’è”: la Sabina

Domenica 8 agosto dodici ore di immersione nell’arte e nella cultura del territorio: il 20 e il 21 agosto si prosegue con Vacunalia

Il Terni Film Festival 2020 chiude domenica 8 agosto con una “terza ondata” dopo quella online di novembre e la sessione dal vivo di maggio: dodici ore di immersione in una terra ricca di storia e di leggenda, con visite guidate, degustazioni, spettacoli, opere d’arte, proiezioni e incontri culturali, e che farà da preludio ad altre due giornate di eventi, in programma il 20 e 21 agosto con “Vacunalia”.

Organizzato dall’associazione Adesso in collaborazione con il Comune di Vacone e l’Istess, il “Focus Sabina” di Popoli e Religioni si aprirà alle 8.30 a Vacone in Sabina, in piazzale Quinto Orazio Flacco, da cui partiranno le visite guidate all’eremo di San Cataldo e Villa Cotta nel Comune di Cottanello e al santuario di Vescovio e agli scavi di Forum Novum nel Comune di Torri in Sabina. Le visite saranno guidate da Francesca Licordari, Monica Volpi, Giorgio Filippi e Alessandro Betori. Alle 13 ci si trasferirà nel bosco del Pago, a Vacone, dove il gruppo di visitatori sarà accolto dalla Legione romana “Minervia” e dalle opere d’arte in legno “mimetizzate” nel bosco e realizzate dallo scultore Andrea Gandini.

Il pomeriggio al Pago prevede una degustazione di prodotti tipici locali (a cura del Frantoio Minicucci, azienda vinicola Santa Lucia, Casearia Fabiani, Lumache delle Marmore ed Eco Fattoria Sabina) musiche tradizionali sabine, un’esibizione della soprano Alessia Minicucci e del musicista Valter Vincenti e due incontri culturali dedicati alla storia e ai siti di interesse della Sabina e alla vegetazione del territorio, con la partecipazione – tra gli altri – di Pietro Nelli, Alessandro Granati e Cesare Cherubini, assessore alla cultura del Comune di Vacone, e la proiezione del documentario “Sabina”.

Il 20 e 21 agosto il focus proseguirà con “Vacunalia”, due giornate di eventi dedicate alla dea Vacuna, divinità protettrice della Sabina e del riposo, che ha dato il nome al borgo di Vacone ma anche alle parole “vacanza”, “vacante”, “vacuo” e “vagare”. Teatro del focus sarà, ancora una volta, in bosco del Pago, dove – secondo un’antichissima leggenda – è sepolta la statua in oro massiccio della divinità. Anch’esso organizzato da un gruppo di giovani artisti romani coordinati Benedetta Monti e Niccolò Giacomazzi  in collaborazione con il Comune di Vacone, Vacunalia fest, prevede laboratori per bambini, incontri, mostre d’arte, degustazioni, proiezioni, letture, book sharing e trekking sul monte Soratte, il tutto nel segno del riposo e dell’ozio.

“Il Focus Sabina rappresenta il terzo ed ultimo atto dell’edizione più lunga del Terni Film Festival - commenta Arnaldo Casali, direttore dell'Istess - L’edizione 2020, quella che non si sarebbe dovuta fare per colpa della pandemia, o sarebbe dovuta essere in tono minore, è stata la più bella. A novembre siamo stati costretti a fare tutto online e a maggio abbiamo recuperato con nove giornate dal vivo tra Terni e Roma, ma avevamo dovuto rinunciare al focus per problemi di meteo. Oggi, ancora una volta, non lasciamo ma raddoppiamo, prolungando il focus del festival con Vacunalia. Alla fine, anziché fare nove giorni di festival ne abbiamo fatti 20!”.

“Della Sabina quasi tutti ricordano solo il celebre ratto che si studia a scuola. In realtà i sabini furono tra i fondatori stessi della città di Roma”, spiega Gianpaolo Pinna, presidente dell’associazione Adesso. “Vacone, in particolare, era il cuore della dea Vacuna perché qui sorgeva il suo tempio che guardava la valle fino a Roma. Il nostro obiettivo è portare tutti coloro che hanno solo vaghi ricordi scolastici ad immergersi in un mondo che non è disperso, ma soltanto seppellito, proprio come la statua di Vacuna. Quel mondo noi vogliamo riportarlo alla luce e liberarlo dalla polvere”. 

Il “Focus Sabina” segnerà il debutto del nuovo presidente dell’associazione “Adesso”. A vent’anni esatti dalla sua fondazione, infatti, Arnaldo Casali ha lasciato il vertice dell’associazione nata nel 2001 per rilevare la pubblicazione dell’omonima testata scongiurandone la chiusura, e che negli ultimi anni si è impegnata in particolare nella valorizzazione del borgo di Vacone in Sabina. Il nuovo direttivo dell’associazione di volontariato vede Pinna affiancato da Silvia Crisostomi (vicepresidente), Costanza Ferri, Paola Troiani, Beata Golenska, Marialuna Cipolla, Veronica Manzini e Arnaldo Casali.

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