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Venerdì, 19 Aprile 2024
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L’anfiteatro, la cascata e i club: quattro giorni di Umbria Jazz a Terni, gli artisti e il programma

Nove location, 54 eventi, 18 band e circa 90 musicisti sulla scena dal 16 al 19 settembre. Tra gli ospiti Rita Marcotulli, Danilo Rea, Fiorella Mannoia e Sergio Cammariere

Nove location, 54 eventi, 18 band e circa 90 musicisti sulla scena: Umbria Jazz a Terni dall’anfiteatro romano alla cascata delle Marmore passando per i club del centro storico e il Baravai Stage.

Torna alla grande il festival dopo la pausa forzata dovuta all’emergenza Covid che ha impedito il regolare svolgimento delle ultime due edizioni di Umbria Jazz Spring e che in questo 2021 si propone con la formula Umbria Jazz Weekend, realizzata in collaborazioni tra istituzioni, Fondazione Umbria Jazz e Fondazione Cassa di risparmio di Terni e Narni. IN attesa di tornare con la formula spring già programmata per il 14-18 aprile 2022.

Il clou del festival è ambientato nell’anfiteatro romano, dove si svolgeranno i quattro spettacoli serali (ore 21) preceduti da altrettanti eventi al Baravai Stage (ore 19) nella medesima area archeologica.

Intensa è la programmazione nei locali, ben sei, che ospiteranno tutti i giorni concerti pomeridiani e serali. Infine, una location d’eccezione: la cascata delle Marmore dove si esibiranno, domenica 19 settembre, ore 11.30, i Funk Off.

“Si può ritrovare nella scelta delle location (l’anfiteatro e le cascate) – spiegano gli organizzatori - un tema che fa parte del Dna di Umbria Jazz: la musica negli ambienti storici e naturali, coniugando il suono della contemporaneità e delle metropoli del nuovo mondo con i paesaggi più suggestivi e il patrimonio artistico di una regione carica di storia. Una apparente contraddizione che ha sempre prodotto forti suggestioni”.

Nell’anfiteatro, il pianoforte occupa un ruolo speciale con tre pianisti ai vertici della scena nazionale ed europea: dal duo Rita Marcotulli/ Dado Moroni si va al piano di Danilo Rea (con ospite speciale Fiorella Mannoia) fino alla star Monty Alexander, giamaicano di nascita e newyorkese di adozione che ha saputo coniugare i ritmi della sua terra con l’eredità di musicisti come Oscar Peterson. Pianista, oltre che cantante e songwriter, è anche Sergio Cammariere, alla guida di un ottimo quintetto jazz.

Si cambia registro e genere con due band di caratura internazionale, i cubani El Comité con i loro trascinanti ritmi caraibici, ed il gruppo funky di Ida Nielsen, bassista danese che ha fatto stabilmente parte degli ultimi progetti di Prince.

Infine, l’estro di Mauro Ottolini, uno dei musicisti più originali del jazz italiano, che con “Bix Factor” rende omaggio al leggendario Bix Beiderbecke, stella effimera quanto drammatica del jazz degli anni venti. Un genio che visse troppo poco.

Nel Baravai Stage, ecco l’omaggio di Alessandro Bravo e Angelo Lazzeri alla formula pianoforte-chitarra declinata da Bill Evans; il blues e soul di Angela Mosley, che affonda le radici nelle tradizioni della sua città, Chicago; il nuovo progetto “La Bella Stagione” di Don Antonio, alter ego di Antonio Gramentieri; il piano solo di Alessandro Bravo.

Nei club le band ospiti sono: Accordi Disaccordi, trio di musica gipsy tra jazz e swing, un genere che rimanda alla figura di Django Reinhardt; l’elegante duo Francesca Tandoi, pianoforte e voce, e Stefano Senni, contrabbasso; il sestetto di Michael Supnick, che ripercorre i fasti della swing era non facendosi mancare neppure una coppia di ballerini; il progetto “Modalità Trio e Duet”, che ruota attorno alla figura di un personaggio carismatico del jazz italiano, Massimo Moriconi, con Nico Gori e Ellade Bandini (Modalità Trio) e la cantante Emilia Zamuner (Duet); il quartetto di Daniele Scannapieco, sassofonista ai vertici della scena italiana, con alle spalle una lunga carriera cominciata negli High Five al fianco di Fabrizio Bosso, e con Mario Biondi; il sestetto guidato dal trombonista e arrangiatore Roberto Rossi e dal sassofonista Piero Odorici, con ospite speciale il trombettista francese Stéphane Belmondo.

I Funk Off, che ormai sono una sorta di cartolina illustrata di Umbria Jazz, presenti a tutte o quasi le edizioni, accoglieranno il pubblico alla cascata delle Marmore in una atmosfera festaiola nel rispetto della tradizione della marching band, un pezzo di storia del jazz che la band toscana reinterpreta in chiave moderna.

Il 2021 di Umbria Jazz si concluderà con Umbria Jazz Winter #29 a Orvieto in programma dal 29 dicembre al 2 gennaio 2022.

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