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Mangia e dorme in albergo per cinque giorni e fugge senza pagare: "scroccone" sotto processo

Assisi, l'uomo ha lasciato un contro di 300 euro ed è sparito. Rintracciato e denunciato

Il conte Mascetti, personaggio spiantato di “Amici miei”, lo chiamava “rigatino”, cioè usufruire dei servizi di un albergo e lasciare camera e conto senza pagare. Ed è quello che ha messo in atto un 65enne di Bettona a danno di un albergatore di Assisi (anche se non è fuggito travestito da facchino come Ugo Tognazzi).

L’uomo si è presentato in albergo, manifestando l’intenzione di trattenersi qualche giorno in albergo, con i pasti, e richiede una stanza. Dopo cinque giorni, però, se ne sarebbe andato senza pagare.

Da qui l’accusa di insolvenza fraudolenta “poiché, dissimulando il suo stato di insolvenza, contraeva una obbligazione con il proposito di non adempierla, nello spacifico si portava presso la struttura ricettiva” situata ad Assisi “soggiornandovi dal 16 al 20 giugno 2017 e fruendo di pasti il tutto per un importo totale di 311 euro, allontanandosi poi dalla struttura senza saldare il debito dovuto”. Il 65enne di Bettona è difeso dall’avvocato Maria Cristina Santevecchi. La titolare della struttura ricettiva si è costituita parte civile tramite l’avvocato Delfo Berretti.

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