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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Unità spinale, l'associazione Vita Indipendente scrive a Regione ed ospedale: “Troppe carenze, ora diventi un vero punto di riferimento"

L'associazione ha raccolto segnalazioni di pazienti con lesioni midollari che ravvisano carenze organizzative. La lettera del presidente Tonucci

Chiede di rilanciare l’Unità spinale unipolare in Umbria l’associazione Vita Indipendente Umbria che ha scritto a Regione Umbria, Azienda ospedaliera di Perugia, all’osservatorio sulla condizione delle persone con disabilità e ai presidenti delle associazioni Faip, Apu, Fish e Fand.

“Da tempo – sostiene il presidente Andrea Tonucci - si stanno moltiplicando le segnalazioni da parte di molte persone con lesione midollare che lamentano carenze organizzative o trattamenti non adeguati. Tutto ciò accade malgrado l’esistenza nella nostra regione di una struttura complessa, quale è l’Unità spinale unipolare, di alta specialità riabilitativa, nata oltre 20 anni fa per affrontare e soddisfare i bisogni clinici, terapeutici-riabilitativi e psicologico-sociali delle persone con lesione midollare, traumatica e non traumatica”.

Avi Umbria sollecita “un preciso impegno ad affrontare in maniera trasparente e risolutiva le criticità dell’Unità Spinale Unipolare Umbra. Criticità che, scrive Tonucci, “oggi rendono inadeguate le prestazioni della struttura esistente, sia a livello quantitativo sia qualitativo, e che sono causa di una grave ed inaccettabile privazione di diritti fondamentali alle oltre 450 persone con lesione midollare della nostra regione”.

Per evitare che i pazienti vadano in altre regioni, Avi Umbria chiede “che venga attivato un percorso partecipato per condividere una puntuale analisi dell’attuale situazione, definire priorità e obiettivi d’intervento, assumere precisi impegni e un altrettanto chiaro, sostenibile e valutabile piano d’azione per un credibile rilancio dell’Unità Spinale Unipolare Umbra.

Confidiamo - conclude Tonucci - che le nostre sollecitazioni e quelle del movimento associativo di cui siamo parte, possano contribuire a far essere l’Usu Umbra, quanto prima e a pieno titolo, un centro di riferimento regionale con le elevate competenze tecnico professionali e le specifiche componenti infrastrutturali organizzative e funzionali indispensabili a garantire alle persone con lesioni midollari servizi vitali, compresi quelli per il follow up specialistico e per il trattamento delle successive complicanze, con particolare attenzione a quanti presentano maggiore criticità clinica”.

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