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Morto con un ago nel corpo, attesa per l'autopsia sul corpo di Vincenzo

Giovedì l'accertamento irripetibile che potrebbe fornire elementi sulla morte del 40enne residente a Nocera Umbra

Un ago nei bronchi, finito lì come e quando. Scoperto nel momento in cui doveva essere sottoposto ad anestesia per essere operato al naso. Vincenzo Bosco, 40 anni, che avrebbe evidenziato grandi problemi respiratori, 4 giorni dopo la scoperta dell'ago, è morto nel reparto di terapia intensiva. Forse a causa di un'embolia polomonare. Quattro i medici e due gli infermieri indagati dalla Procura della Repubblica di Perugia dopo la denuncia dei familiari. 

Una morte che rimane ancora misteriosa. Sarà l'autopsia che il pm di turno ha affidato al medico legale Massimo Lancia, a fornire, presumibilmente, gli elementi che servono a capire cosa sia successo al 40enne, residente a Nocera Umbra. Un uomo in salute, senza particolare problemi di salute, almeno conosciuti. Come e quando quell'ago sia entrato nel suo organismo. Dagli accertamenti eseguiti in ospedale quando Vincenzo ha iniziato a accusare problemi di ossigenazione, sarebbe emersa una massa, probabilmente una fibrosi, che farebbe pensare a una presenza indietro nel tempo. Ma al momento si tratta di ipotesi al vaglio degli inquirenti. 

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