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“Azienda ospedaliera dell’Umbria, non cadere nel tranello del campanilismo: lo scontro è pubblico-privato, non Terni-Foligno-Perugia”

Dibattito sanità, l’intervento del Partito comunista dell’Umbria: “Se si inaridisce l’offerta pubblica, l’alternativa privata sarà avvantaggiata nell’accrescere e diventare indispensabile, non più facoltativa, per la cittadinanza”

Riceviamo e pubblichiamo un intervento del Partito comunista dell’Umbria sul dibattito in corso in queste ore attorno al sistema sanitario regionale e alla possibile costituzione di una azienda ospedaliera dell’Umbria che nascerebbe dall’accorpamento tra Terni e Perugia.

La manovra estiva a tenaglia che sta mettendo in atto la giunta regionale a danno della sanità pubblica dev’essere guardata in un’ottica d’insieme, non analizzata dal particolare per capirne il totale.

Se è vero che la Tesei sia intenzionata, infatti, a ridimensionare Terni sotto un’Asl perugina unica, se è vero che a Foligno da mesi non c’è un ospedale pubblico funzionante e se ne sta temporeggiando la riapertura, è altresì vero che al Silvestrini di Perugia si sta smantellando l’intero reparto di pediatria, segno evidente che non è quello il cavallo di battaglia su cui la suddetta manovra intende puntare.

E qual è allora? Se l’offerta pubblica s’inaridisce, conseguenza logica vuole che l’alternativa privata sarà avvantaggiata nell’accrescere e diventare indispensabile, non più facoltativa, per la cittadinanza.

Non tutti possono ovviamente permettersela, ma il business regge bene perché, si sa, per la salute saremmo pronti a tutto, anche ad indebitarci.

Ma, a pensarci bene, non c’è da sorprendersi, è proprio ciò che il centrodestra ha palesemente sostenuto in campagna elettorale, ricevendo il consenso che tutti sappiamo, in virtù di un cambiamento.

Bene, questo cambiamento non esiste, dopo che negli scorsi anni il Pd si è distinto per lo scandalo sanitopoli e le chiusure di ospedali e presidi sanitari nei territori, oggi è arrivata la Lega a dare il colpo di grazia alla sanità pubblica per favorire imprenditori privati che faranno profitti lucrando sulla salute dei cittadini umbri.

Proprio la pandemia del Covid ha dimostrato che solo la sanità pubblica è in grado di offrire risposte efficaci ai bisogni dei cittadini e garantire a tutti il diritto ad essere curati. Non è un caso che, dove la sanità privata predomina come negli Stati Uniti, ci sia il record mondiale di decessi per coronavirus. Per questo non vogliamo la becera organizzazione a stelle e strisce che questi falsi sovranisti stanno importando, ai danni del servizio pubblico e della nazione Italia che tanto dicono di amare. Un Paese civile non deve rassegnarsi a notizie come quella del pensionato ternano che ha dovuto indebitarsi per saldare un conto medico.

Il Partito comunista si mobiliterà a difesa della sanità pubblica. La salute di tutti viene prima dei profitti di pochi!

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