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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Umbria, venti comuni senza banche. L'allarme dei bancari al presidente Cardella: "Alto rischio usura"

Il confronto con il presidente della Fondazione antiusura umbra: "Tagli e chiusure di filiali bancarie che rischiano di impoverire ancora di più il tessuto economico e sociale della nostra regione"

La Federazione autonoma dei bancari italiani dell'Umbria ha incontrato Fausto Cardella, già magistrato e presidente della Fondazione umbra contro l’usura. Nel corso dell'incontro si è affrontato il tema delle interconnessioni tra il mondo delle banche e il fenomeno dell’usura nella nostra regione.

I segretari della Fabi regionale Anna Minelli ed Enrico Simonetti hanno sottolineato che le banche rappresentano un presidio prezioso per contrastare il fenomeno dell’usura e che è assolutamente opportuno evitare la desertificazione delle filiali bancarie nel nostro territorio regionale.

Si è anche discusso delle evoluzioni dei piani industriali dei principali gruppi bancari italiani, nell’ultimo periodo, hanno subito un’accelerazione che ha portato, in soli cinque anni, alla perdita del 25 % delle filiali presenti in Umbria: oltre 20 comuni su 92 sono senza sportelli bancari e oltre 30.000 cittadini umbri senza alcun accesso diretto a un servizio di banca.

Per la Fabi ogni comune privo di una presenza bancaria è un potenziale nuovo bacino per fenomeni di usura e di malversazione finanziaria, a danno soprattutto delle fasce più fragili della popolazione, anziani e operatori economici in difficoltà su tutte.

"Nei prossimi mesi ci impegneremo affinché la forte unità di intenti emersa da questo primo incontro tra la Fabi e la Fondazione antiusura presieduta dal dottor Cardella possa condurre a iniziative utili a limitare le conseguenze di una politica di tagli e chiusure di filiali bancarie che rischiano di impoverire ancora di più il tessuto economico e sociale della nostra regione" hanno concluso Minelli e Simonetti.

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