Umbria, prendono il reddito di cittadinanza ma hanno la barca ormeggiata in porto e 100mila euro di vincite al gioco: a giudizio
Secondo la Procura di Perugia avrebbero nascosto anche la titolarità di un'azienda agraria, un agriturismo e un ristorante
Possiedono una barca, dei terreni e hanno vinto alla lotteria, ma non dichiarano nulla: due persone rinviate a giudizio per truffa in relazione alla percezione del reddito di cittadinanza.
I due, difesi dall’avvocato Francesco Cinque, avrebbero violato le norme“al fine di ottenere indebitamente il beneficio” del reddito di cittadinanza senza dichiarare beni mobili e immobili posseduti.
Secondo la Procura di Perugia i due avrebbero “formato la dichiarazione sostituiva unica per il calcolo dell’Isee” con “dichiarazioni false e attestanti cose non vere”.
In particolare viene contestato il fatto di aver nascosto la proprietà di un immobile, censito nel catasto del Comune di Perugia, “un’imbarcazione da diporto denominata … battente bandiera inglese” (che di fatto esclude per legge la possibilità di ottenere il beneficio), di essere titolari di una società agricola cui avevano conferito terreni e immobili, ma anche di avere “attestato falsamente lo stato di disoccupazione di alcuni componenti del nucleo familiare”, in realtà con incarichi direttivi o come ex lavoratori dell’azienda agricola.
La Procura contesta anche il possesso di un’osteria, di un agriturismo e di un gruppo folkloristico che si esibisce a pagamento. Tutto non dichiarato ai fini dell’ottenimento del reddito di cittadinanza.
Contestata anche l’omessa dichiarazione “di somme derivanti da vincite per l’importo di 94.608,82 euro”.