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Virus e scuola, la proposta di Cna Umbria: vaccino anche per gli autisti del trasporto pubblico

Il 25 gennaio si dovrebbe tornare alle lezioni in presenza anche alle superiori, Ceccarelli: necessario anche introdurre personale presso i punti di raccolta e di attesa dei mezzi da parte degli studenti

Alla vigilia dell’imminente e attesissima riapertura delle scuole superiori, prevista per il 25 gennaio prossimo, sul piatto c’è sempre l’organizzazione in sicurezza del servizio di trasporto per gli studenti.

“Con l’inizio in tutto il mondo delle campagne di vaccinazione contro il Covid19, sarebbe opportuno che tutti gli operatori che garantiscono il funzionamento della scuola italiana, dal personale scolastico a quello del trasporto persone, fossero inclusi tra le categorie da sottoporre in via prioritaria alla somministrazione dei vaccini”.

A parlare è Enrico Ceccarelli, imprenditore del trasporto persone e dirigente di Cna Fita Umbria.
“Una volta assicurata la vaccinazione delle categorie sottoposte a massimo rischio – dice Ceccarelli - proseguire tempestivamente con il personale del settore trasporto costituirebbe un ulteriore tassello a garanzia dell’intero sistema del trasporto pubblico locale e della sua sicurezza, oltre che un’attenzione doverosa verso operatori che sono esposti più di altri al rischio di contagio e che garantiscono con la loro opera un servizio essenziale”.

“Il trasporto pubblico e, in particolare, il trasporto dedicato agli studenti – prosegue Ceccarelli - non rappresentano un pericolo a prescindere perché come operatori mettiamo già in atto tutte le procedure necessarie a ridurre al minimo le possibilità di un contagio. A ciò si unisce il piano di potenziamento delle corse che la Regione dovrà garantire, anche attraverso l’impiego di mezzi messi a disposizione dalle imprese private, con questo portando anche una boccata di ossigeno a un settore dell’economia ormai allo stremo. Tuttavia c’è ancora un anello mancante, ed è quello dell’opportuna introduzione di personale presso i punti di raccolta e di attesa dei mezzi da parte degli utenti, soprattutto studenti, per controllare il rispetto del distanziamento, l’uso dei dispositivi di protezione individuali e indirizzare i flussi verso i diversi mezzi in arrivo”.

“Si tratta di una misura che noi abbiamo invocato sin dall’agosto dell’anno scorso, quando si discuteva della riorganizzazione del servizio di trasporto, sapendo tutti molto bene che proprio il trasporto si sarebbe rivelato il nodo critico della ripresa della scuola. Allora nessuno ci aveva dato ascolto, con i risultati che sappiamo. Vediamo se stavolta sarà quella buona onde evitare il rischio di tornare a una nuova serrata delle scuole di secondo grado. Il 25 gennaio è dietro l’angolo – ricorda e conclude Ceccarelli - ci attendiamo risposte in merito entro la settimana”.

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