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Gubbio: “Io disabile su sedia a rotelle vivo in alloggio-trappola. Da otto anni in attesa di un trasferimento e ora non mi rispondono più"

Salvina vive in una casa popolare a Gubbio e nonostante il parere favorevole dei servizi sociali non riesce a cambiare alloggio. L'appello al Comune e all'Ater

Salvatrice, ma tutti la chiamano Salvina, da otto anni sta aspettando un trasloco in un altro alloggio popolare, come confermato e richiesto da diversa relazione degli uffici sociali dopo aver esaminato le sue difficoltà quotidiane in quell'appartamento con locali e spazi non adeguati. Salvina è sulla sedia a rotelle, è autosufficiente per tantissime azioni e servizi da compiere (ma non tutti), ha uno spirito forte e quando è giù si dipinge i capelli con i colori più sgargianti. Vive a Gubbio, dove ha ottenuto una casa popolare gestita dall'Ater. I metri quadri sono poco più di 40. Che diventano ancora di meno per una persona che si deve muovere dal letto, al bagno, alla sala da giorno con cucina con una carrozzina. 

Tutto è infinitamente stretto, tutto si complica poi con gli oggetti e altri strumenti fondamentali per la sua vita e per la gestione della casa. Salvina vive male, fatica il doppio rispetto ad altri nella sua condizione, per via di un alloggio  piccolo e non funzionale per chi è disabile. Fa richiesta per avere un altro appartamento e arrivano subito delle verifiche, arrivano i servizi sociali, anche l'Ater si muove.

Ma subito dopo inizia il calvario di Salvina: finisce in un buco nero formato da burocrazia, enti che si rimpallano il caso, per arrivare nell'ultimo periodo ai telefoni muti delle istituzioni. Otto anni in quei 40 metri quadri (poco di più) dove girarsi e muoversi con una sedia a rotelle è complicato, faticoso e anche umiliante. "Dopo 8 anni di richieste per un appartamento adeguato alle mie esigenze - ha ribadito a Perugiatoday.it - mi trovo ancora in queste condizioni. Hanno effettuato una verifica e l'assistente sociale nella sua relazione ha confermato le problematiche in cui mi trovo, ma nonostante questo nulla è cambiato".

Salvina, tramite noi, vuole rivolgersi al Comune di Gubbio e all'Ater per avere risposte certe visto che da 25 giorni tutti si fanno negare al telefono o per un incontro (come riferisce la signora). Chiede almeno dei lavori anti-barriere nell'attuale alloggio in attesa del tanto richiesto trasloco: "Nell'atteso cambio di casa - che sempre non arrivare mai - chiedo un adeguamento dell'attuale appartamento per migliorare la qualità della mia vità da disabile. Vi chiedo di fare chiarezza tra Comune e Ater per la gestione del mio caso perchè sono stufa di essere sballottata in mille uffici. C'è in gioco la mia dignità". Aspettiamo una risposta del comune di Gubbio e dell'Ater. Dalla parte degli ultimi non a parole, ma con fatti concreti. 
 

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