Ansia, depressione e “difficoltà sessuali”: così il caldo influisce sulla psiche
Sondaggio dell’Ordine degli psicologi dell’Umbria su circa 500 soggetti: tra le conseguenze anche stanchezza, difficoltà a dormire e di concentrazione. Ecco i primi dati emersi
Per capire gli effetti di una intensa esposizione al calore sulla psiche, l’Ordine degli psicologi dell’Umbria ha promosso durante “Caronte”, la seconda ondata di calore intenso e afoso, un sondaggio cui hanno partecipato all’incirca 500 persone, in prevalenza donne e per metà del campione incluse nella fascia di età 36-55 anni (ma vi sono anche under 25 ed ultrasettantenni). Il sondaggio è stato curato dal dottor Pietro Bussotti (coordinatore e consigliere dell’Ordine) con il dottor David Lazzari (presidente dell’Ordine degli psicologi dell’Umbria).
“Dei 500 intervistati – spiega una nota diffusa dall’Ordine degli psicologi - quasi tutti in età lavorativa con il solo 6,6 per cento di pensionati, il 31,2% ha dichiarato di abitare in città, mentre il 71,5% di vivere in campagna, in zone verdi o in piccoli paesi. Oltre il 90% ha affermato inoltre di lavorare al chiuso, cioè in ambienti protetti dall’esposizione diretta al caldo. Nonostante questo, sono emersi interessanti dati sull’influsso delle ondate di calore sul benessere psicologico. La grande maggioranza del campione afferma infatti che il caldo comporta rilevanti effetti a livello psichico”.
Tra le conseguenze messe in correlazione con il caldo, si possono trovare (con diverse sfumature nelle risposte, da “abbastanza” a “moltissimo”) astenia (stanchezza) 85%, difficoltà a dormire 72%, difficoltà di concentrazione 69%, irritabilità 63%, difficoltà sul lavoro 57%. Entro la percentuale del 40% figurano umore depresso, agitazione/ansia, problemi relazionali e disturbi psicosomatici. In generale, per oltre il 40% dei soggetti rispondenti sono presenti contemporaneamente conseguenze importanti sulla salute fisica e psichica delle popolazioni con effetti importanti sulla tenuta sociale.
“Inoltre, coloro che già soffrivano di problematiche di tipo psicologico – aggiungono gli psicologi - lamentano che questo elevato livello di calore ha prodotto in loro un peggioramento/cambiamento nel 20% dei casi”.
Sul tema delle difficoltà correlate al caldo, sono molto forti anche le risposte libere che sono state date da alcuni soggetti del campione: “Il caldo mi terrorizza mi fa stare malissimo e la luce mi riempie di ansia”, oppure “è estremamente fastidioso e irritante per me sentire continuamente il martellamento dei mass media sul problema ondata di calore”, oltre a lamentare “sensazione di inefficacia” e “difficoltà sessuali”.
In base a quanto emerge dal sondaggio, sembra che i partecipanti non abbiano dubbi circa l’esistenza di una “relazione tra questi livelli di temperatura e il cambiamento climatico (circa l’80%) oltre a riconoscere che “le ondate di caldo portano conseguenze integrate che si sovrappongono tra di loro determinando un fenomeno complesso ed allarmante”. Oltre il 40% dei partecipanti infatti ritiene che “siano presenti contemporaneamente conseguenze importanti sulla salute fisica e psichica delle popolazioni con effetti importanti sulla tenuta sociale”.
Un ultimo passaggio dell’analisi degli psicologi viene dedicata ad “alcuni temi che sono stati estrapolati dai commenti liberi finali e che permettono di comprendere come si polarizzino alcune opinioni”. In primis quello della “paura” per ulteriori peggioramenti, ma anche per eventi climatici catastrofici quali incendi, grandine, trombe d’aria e così via. Sembra essere inoltre ricorrente il tema dell’inquinamento “dovuto ad uno stile di vita che usa fonti energetiche fossili. Altro tema che compare è la “diffusa critica alla modalità con cui i media gestiscono queste notizie, un tono ed una retorica non sempre appropriata che contribuisce a generare allarme non solo per la quantità (sovraesposizione) ma anche per la qualità dell’informazione”.