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“Foto e video di minori non sono miei”, ma i giudici non gli credono: condannato

Immagini di “atti sessuali” di ragazze minorenni nei suoi dispositivi, la decisione della Corte d’appello di Perugia: due anni e quattro mesi di cella

Deteneva materiale pedopornografico, condannato a 2 anni e 4 mesi. I giudici hanno infatti ritenuto non credibile la ricostruzione difensiva secondo la quale era da escludere il dolo in quanto il materiale rinvenuto era insieme a “immagini pornografiche relative anche a soggetti adulti”.

La Corte d’appello di Perugia ha quindi confermato la condanna di un perugino al quale era stato contestato il “delitto di detenzione di materiale pedopornografico”.

L’uomo era stato trovano in possesso “nei propri dispositivi elettronici” di “foto e video ritraenti ragazze minorenni nel compimento di atti sessuali”.

Secondo la Corte d’appello “il dolo del reato è provato dalla circostanza che il reo aveva effettuato ricerche mirate sul web, finalizzate al rinvenimento di materiale del tipo di quello ottenuto e che le foto e i video ritraevano ragazze con conformazioni fisiche tipiche della minore età”.

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