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Geometri ed ingegneri contro la macchina lenta dei Comuni: “Tempi biblici per atti e risposte”

Pronti ad una giornata di mobilitazione per denunciare quello che accade negli uffici pubblici. Una forte iniziativa che consenta di sbloccare la situazione

La macchina pubblica, in special modo quella comunale, continua a procedere con il suo passo elefantiaco rispetto alla necessità di imprese e tecnici, ingaggiati dalle famiglie, di aver atti e autorizzazioni per andare avanti con i lavori. In particolare per il fondamentale Superbonus che sta permettendo, nonostante le grandi difficoltà, di aprire un varco anti-crisi per importanti settori economici umbri. Ma le difficoltà arrivano anche dalle continue modifiche delle norme in sede nazionale, lato Governo.

La situazione è talmente difficile che i professionisti dell’area tecnica sono pronti ad azioni eclatanti e di protesta. I geometri e ingegneri della provincia di Perugia, per bocca dei loro rispettivi presidenti Enzo Tonzani e Stefano Mancini, hanno proposto alla Rete delle professioni tecniche dell’Umbria di valutare la possibilità di dar vita a una giornata di mobilitazione. Una forte iniziativa di protesta che consenta di sbloccare una situazione definita “ormai insostenibile”, e che dimostra appunto l’esasperazione delle categorie. 

"Da mesi - scrivono - denunciamo a gran voce e in tutte le sedi le gravi difficoltà che incontriamo nel portare avanti il lavoro a causa di incertezze normative, tempi troppo lunghi in molti Comuni per l’accesso agli atti, attese estenuanti, anche di mesi, per interloquire con le pubbliche amministrazioni e tempi biblici per ottenere risposte alle istanze presentate”.

I rappresentanti dei geometri e degli ingegneri perugini hanno spiegato che si è arrivati a questa situazione nonostante molti amministratori locali si sono spesi in tutti i modi "per colmare il grande divario tra una norma (Superbonus 110%) con tempi contingentati e un sistema burocratico che cammina con una lentezza estenuante". Infine l'appello alla Regione: "Chiediamo che tali difficoltà siano pubblicamente denunciate oppure, qualora dovessero sentirsi ingiustamente chiamati in causa, partecipino a un pubblico dibattito con professionisti e cittadini sull’argomento. Chiediamo al legislatore regionale e alla presidente Donatella Tesei una maggiore attenzione ai temi di governo del territorio (legge regionale 1 del 2015) e alle grandi difficoltà che gli operatori e le imprese del settore hanno da sempre e che, in questo periodo di rilancio dell’economia, si sono addirittura accentuate”. 

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