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Riciclaggio e tasse non pagate, la Finanza sequestra auto, quote societarie e villaggio vacanze a imprenditore

Il Tribunale ha disposto il sequestro di tutti i beni fino all'ammontare di 9 milioni di euro

La Guardia di finanza di Perugia ha eseguito un decreto di confisca di beni mobili ed immobili, per un ammontare di oltre 9 milioni di euro, a un imprenditore di origini abruzzesi connotato da pericolosità sociale in quanto già condannato per reati fallimentari e destinatario di misure cautelari per procedimenti penali per reati tributari, in particolare per riciclaggio ed auto-riciclaggio.

Il provvedimento è stato emesso, su proposta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pescara, dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di L’Aquila che, a novembre del 2021, aveva adottato la misura cautelare del sequestro nei confronti del patrimonio accumulato dall’imprenditore, risultato, all’esito delle indagini patrimoniali effettuate dalle Fiamme Gialle, sproporzionato rispetto alla sua capacità reddituale.

Il Tribunale non ha ritenuto le ragioni addotte dal soggetto proposto per l’applicazione della misura di prevenzione, nel corso delle successive udienze, sufficienti a giustificare la liceità dell’origine dei flussi di denaro impiegati per l’acquisto dei beni e, quindi, in applicazione della normativa antimafia, ha disposto la confisca di tre autovetture, quote societarie e di un intero complesso immobiliare, adibito a villaggio turistico in Sardegna, la cui gestione è stata affidata ad un amministratore giudiziario, appositamente nominato per assicurare una continuità lecita nella gestione aziendale e preservare i livelli occupazionali.

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