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Mutuo con il trucco, il Tribunale blocca pignoramento da 2 milioni di euro: "Regole violate"

Secondo il giudice non sarebbe provata la cessione del credito dalla banca alla società e manca la perizia sull'immobile pignorato

La banca cede il credito ad una società finanziaria veicolo e scatta un precetto per 2 milioni di euro, ma il giudice blocca tutto: violate tutte le regole.

La vicenda nasce quando una società perugina stipula un mutuo per l’acquisto di un immobile con una banca. Credito classificato “a sofferenza” e che ad un certo punto l’istituto di credito cede ad una società, la quale a “titolo di rate scadute e interessi moratori” chiede il pagamento di 2.291.728,04euro.

La società debitrice, difesa dall’avvocato Daniele Fantini, si rivolge al Tribunale di Perugia e contesta il precetto con diverse motivazioni: in primo luogo non sarebbe stata comunicata la cessione del credito, ma solo pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, quindi non è provata la titolarità del credito; mancanza del deposito cauzionale infruttifero al momento della stipula a copertura di eventuali inadempienze; nullità del mutuo in quanto sarebbe stata superata la soglia massima di finanziamento dell’80%, calcolato senza effettuare la perizia sull’immobile; incertezza nella quantificazione degli interessi moratori, pari a 954.660,04 euro; indeterminatezza del tasso d’interesse; valutazione di un eventuale danno derivante dall’incasso di oltre 2 milioni di euro da parte di una società finanziaria con un capitale sociale di appena 10mila euro, qualora fosse costretta a dover restituire la cifra del precetto.

Il giudice del Tribunale civile di Perugia ha sospeso l’efficacia esecutiva del precetto e del mutuo fondiario ritenendo che non “appare provata la cessione del credito in favore della società veicolo in dispregio alla normativa di settore”; non è stato dimostrato “dalla cessionaria il non superamento del limite di finanziabilità” contestato con precisazione che non è stata prodotta dalla banca la perizia di stima dell’immobile dell’epoca del mutuo; sussiste “un grave pregiudizio perché la società veicolo ha un capitale sociale modesto” a fronte di un precetto di più di 2 milioni di euro.

La società di recupero crediti aveva avviato anche il pignoramento immobiliare, ma adesso verrà bloccato.

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