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Umbria, obiettivo far metter radici a neo imprese e a quelle nascenti: altri 2milioni 500mila di sostegno

Rifinanziato MySelf PLUS, un bando dedicato alla creazione di impresa che passerà da 1milione di euro a 2.500.000

Per tutte le neo imprese e per quelle ancora non costituite la Regione dell'Umbria ha rifinanziato MySelf PLUS, un bando dedicato alla creazione di impresa che passerà da 1milione di euro a 2.500.000. Un fondo rafforzato dopo il successo del primo bando dove sono state presentate oltre 80 domande, in particolare di aziende gestite da donne e da giovani. Il rifinanziamento permetterà di presentare progetti alle imprese ancora non aperte ma in fase di costituzione.

L'assessore regionale allo Sviluppo, Michele Fioroni, autore del bando ha spiegato le novità: “In questo periodo caratterizzato da incertezze e volatilità, il nostro tessuto sta dimostrando di avere uno spirito imprenditoriale spiccato – ha detto l’assessore Fioroni - Oltre 80 domande pervenute in una misura che è stata fortemente rinnovata rispetto al passato. Abbiamo aperto la possibilità di presentare progetti alle imprese non ancora costituite, abbiamo aumentato i costi dedicati alla spesa corrente, in considerazione del forte aumento dei prezzi di energia e materie prime, abbiamo deciso di affiancare le imprese con un programma di accompagnamento e tutoraggio, e la risposta del territorio è stato sorprendente, molto più alta della partecipazione mai avuta negli ultimi anni. Stiamo dimostrando che in Umbria fare impresa non deve più essere un’impresa’ impossibile”.

Cos’è il bando Myself Plus

Il bando Myself Plus è un bando rifinanziato dalla Regione Umbria con 2.5 milione di euro per sostenere le nuove imprese. In pratica si tratta di agevolazioni che saranno corrisposte in regime “de minimis” e che prevedono: finanziamento a tasso zero (minimo 7.500€, massimo 50.000€, a copertura di una spesa complessiva da 10.000€ a 66.666,7€ con co-finanziamento da parte dell’impresa); contributo a fondo perduto (fino al 20% della spesa ammissibile post rendicontazione del progetto). In entrambi i casi, la spesa per essere ammissibile deve essere destinata almeno al 60% ad investimenti materiali/immateriali e per il 40% a spese correnti. Non sono richieste garanzie a tutela del rimborso del finanziamento, che va restituito in quote semestrali costanti senza interessi (piano di ammortamento massimo 7 anni, 1 anno pre-ammortamento).

Le spese che possono essere coperte

Con il finanziamento possono essere coperte le spese per investimenti in beni (anche usati da rivenditori autorizzati che non siano stati precedentemente acquistati con finanziamenti pubblici), come ad esempio: macchinari e attrezzature, arredi funzionali all’attività d’impresa, hardware, software e licenze funzionali all’attività d’impresa, sito web e-commerce, piccole opere murarie ed impianti (fino ad un massimo del 20% della spesa complessiva per investimenti), mezzi di trasporto funzionali allo svolgimento dell’attività imprenditoriale. 

Per quanto riguarda le spese correnti invece possono essere finanziate: redazione business plan finalizzato alla presentazione della domanda di agevolazione e consulenze per la gestione del progetto d’impresa (per massimo 1.500,00€ + Iva) consulenze specialistiche finalizzate alla costituzione e avvio d’impresa, locazione commerciale dell’immobile adibito a sede operativa aziendale, purché documentata da contratto di locazione registrato, materie prime, materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti inerenti il processo produttivo, pubblicità, utenze, formazione professionale specialistica ovvero consulenze specialistiche per massimo 3.000,00€ + Iva.

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