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Umbria, nessuna procedura irregolare riscontrata sull'aborto: le precisazioni

La precisazione dell’Assessorato regionale alla Salute della Regione Umbria

"In nessuna Azienda sanitaria o ospedaliera della Regione Umbria, risulta che le donne le quali chiedono l'interruzione di gravidanza, siano costrette ad ascoltare il battito del feto, così com’è stato dichiarato stamani nel corso di una conferenza stampa". Lo riferisce l’Assessorato regionale alla Salute. 

Ed ancora: "Trattandosi di una denuncia grave di un fatto che lede fortemente i diritti delle donne e tocca una tematica delicata come quella dell’interruzione della gravidanza, sarebbe opportuno che coloro i quali hanno portato all’attenzione questa gravi fatti, li circostanziassero in modo da permettere alle autorità sanitarie di procedere con le opportune verifiche".

"In caso contrario, ribadendo che anche dal riscontro chiesto tempestivamente oggi alle Aziende, non risultano in Umbria fatti del genere, la Regione si vedrà costretta a dover tutelare nelle sedi opportune tutti i professionisti e gli operatori che lavorano con professionalità e correttezza, nel sistema sanitario regionale". 

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