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Dopo il reddito di cittadinanza, l’assessore Michele Fioroni: “Purtroppo molti vorrebbero il sussidio senza attivarsi”

Il punto dopo la presa in carico di circa 1.200 soggetti occupabili: “Oltre 600 già inseriti in politica attiva. Dei restanti 540, ben il 60% non si è presentato alla convocazione. Del rimanente 40%, uno su tre si è presentato, ma ha rifiutato i percorsi di attivazione”

“Abbiamo voluto subito accogliere queste persone senza perdere tempo, ma stiamo constatando che la maggior parte, circa tre su quattro, vorrebbero ricevere un sussidio senza però doversi attivare”. Lo ha dichiarato a Il Sole 24 Ore l’assessore a lavoro, sviluppo economico e innovazione della Regione Umbria, Michele Fioroni, commentando l’avvio da ieri – primo settembre - della nuova misura sostitutiva del reddito di cittadinanza.

Secondo il quotidiano economico – riporta una diffusa da Palazzo Donini - l’Umbria ha fatto una partenza sprint, completando in tempi record la presa in carico di tutti i suoi 1.200 soggetti occupabili per i quali a luglio e ad agosto è scattato lo stop al Reddito, comunicato dall’Inps.

“Siamo partiti prima di tutti, il 21 agosto, convocando quanti non erano già inseriti in percorsi di politica attiva”, ha spiegato ancora l’assessore.

Dei 1.200 ex percettori del reddito di cittadinanza “umbri”, riporta l’articolo del Sole 24 Ore, 660 risultavano già inseriti in politica attiva. Dei restanti 540, però, ben il 60% non si è presentato alla convocazione. Del rimanente 40%, addirittura uno su tre si è presentato, ma ha rifiutato i percorsi di attivazione e vorrebbe solo il sussidio.

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