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Ricatto con le foto e i messaggi hard in chat, madre indagata e figlia arrestata per estorsione

La ragazza, di 22 anni, avrebbe adescato le vittime con annunci erotici, poi interveniva la madre: "Mia figlia è minorenne e autistica, pagate 500 euro per evitare la denuncia"

Avrebbe adescato uomini tramite annunci a contenuto erotico e sessuale, poi sarebbe intervenuta la madre ricattando le persone che aveva chattato con la figlia, dicendo che era minorenne e autistica, per non denunciarli.

L’indagine, coordinata dalla Procura di Spoleto, ha portato al Polizia di Stato di Cremona e la Polizia postale ad arrestare una 22enne di Forlì con l’accusa di estorsione nei confronti di 60 vittime. Secondo l’accusa questo tipo di ricatto avrebbe fruttato a madre e figlia 100mila euro, trovati nelle sue carte ricaricabili.

Sono sessantanove i capi di imputazione, tra cui estorsione e sostituzone di persona, che il sostituto procuratore Federica Filippi muove alla 22enne e alla madre, sua complice.

Secondo la ricostruzione accusatoria, basata sulle denunce di diverse persone, le vittime avrebbero risposto ad un annuncio in un sito di incontri per adulti, e dopo aver chattato e scambiato alcune foto con la ragazza di 22 anni, si sarebbero trovati a chattare con la madre della giovane. La donna li avrebbe avvertiti che la figlia era minorenne e autistica e che se volevano evitare guai con la giustizia, avrebbero dovuto pagare 500 euro, come risarcimento, per i danni psicologici subìti dalla giovane a seguito dei messaggi scambiati in chat e delle richieste e per l’invio di foto.

In tantissimi, uomini di diverse età, hanno pagato; dagli atti di indagine emerge che alcune delle vittime dell’estorsione presentano disabilità cognitive.

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