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Scopre di essere positivo e chiede ai familiari di fare il test: scoppia la lite, sedata solo dall'intervento delle Polizia

Il padre del giovane che ha contratto il Coronavirus ha sostenuto di “non sentirsi affetto da Covid-19” e quindi il test non era necessario

Scopre di essere positivo dopo un tampone e lo comunica ai familiari che, però, rifiutano di fare il test e scoppia una lite, sedata solo dall'intervento della Polizia.

Gli agenti sono intervenuti in un appartamento di un condominio a Perugia all'interno del quale era stata segnalata un'accesa discussione.

La lite in famiglia, così come è stato spiegato agli agenti, era iniziata quando un giovane, classe 2003, quella sera, sentendosi poco bene, si era sottoposto a tampone risultando positivo al Covid-19. Il 19enne ha spiegato ai poliziotti che, preoccupato dall’esito del tampone, ha chiesto ai familiari di effettuare anche loro un controllo per verificare il loro stato di salute ed evitare la possibilità un contagio a catena. I familiari, però, si sono opposti. In particolare il padre ha sostenuto di “non sentirsi affetto da Covid-19” e quindi il test non era necessario.

La forte discussione si è conclusa solo con l’intervento dei poliziotti che hanno invitato i membri della famiglia a effettuare un tampone per escludere la positività al virus, informandoli anche delle eventuali responsabilità penali conseguenti alla violazione delle normative anti Covid-19.

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