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Il sit-in di protesta e la petizione lanciata: “SOS Umbria. In fumo il futuro del cuore verde d’Italia”

Europa Verde Umbria si è ritrovata davanti a Palazzo Cesaroni insieme a comitati, associazioni ambientaliste e cittadini

Una petizione lanciata da ‘Altrovento Umbria’ in collaborazione con Europa Verde Umbria e WWF Umbria che ha anticipato l’iniziativa tenutasi nella mattinata di martedì 26 gennaio. Comitati, associazioni ambientaliste, semplici cittadini hanno partecipato ad un sit in di protesta, davanti la sede della regione. Come riporta Europa Verde Umbria: “Eravamo tutti preoccupati per la futura gestione dei rifiuti. Sono gli inceneritori la soluzione su cui investire milioni? È opportuno destinare tutti questi soldi del Recovery fund in una direzione così poco votata alla sostenibilità, quando l'Europa ci chiede di investire sull'economia circolare verso un obiettivo ‘Rifiuti 0’?. Ma soprattutto – affermano - è giusto tenere all'oscuro la popolazione dei territori interessati da importanti (spesso devastanti) interventi o sarebbe auspicabile un coinvolgimento della stessa in questi processi decisionali fondamentali quanto impattanti?”.

All’interno della petizione, sottoscritta sulla piattaforma change.org da circa 650 utenti, viene menzionato anche l’impianto: “Regionale di essiccamento dei fanghi prodotti dagli impianti di depurazione delle acque reflue urbane e relativo impianto di cogenerazione, per energia elettrica e termica realizzati all’interno dell’impianto di depurazione di Terni Via Vanzetti”. Gli ideatori dell’iniziativa affermano come: “La Regione Umbria sta lavorando ad un nuovo piano di gestione dei rifiuti. A breve dovrebbero essere pubblicati i lavori della commissione tecnico scientifica. Il documento preliminare che verrà prodotto sarà alla base dell’iter legislativo”.

Secondo gli stessi firmatari: “Noi pensiamo che compito delle istituzioni sia dare risposte chiare e assumersi le proprie responsabilità di fronte ai cittadini, cercando in materia ambientale di progettare un futuro sostenibile e che garantisca la tutela della salute e salvaguardia dell’ambiente per le generazioni presenti e future. Per questo – concludono - pretendiamo e chiediamo con forza massima trasparenza nei processi decisionali e un reale percorso di condivisione che coinvolga oltre alle forze politiche anche le associazioni e i comitati dei cittadini”.

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