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Palpeggia la figlia con la scusa di farle il solletico: condannato

Per la Corte d’appello di Perugia, il comportamento del padre integra il reato di violenza sessuale

Due anni e mezzo per violenza sessuale sulla figlia. La Corte d’appello di Perugia conferma la sentenza di primo grado e chiarisce: “Il padre che con il pretesto di fare il solletico alla figlia, le palpeggia il seno e il sedere, commette il delitto di violenza sessuale”.

Secondo i giudici di appello, “è integrato dalle condotte di palpeggiamento del seno e del sedere della persona offesa, anche qualora esse siano state adottate nell’ambito di un apparentemente innocente gioco tra padre e figlia, in quanto tali condotte devono essere considerate oggettivamente e inequivocabilmente aventi connotazione sessuale”.

Ne discende la conferma della condanna in primo grado per l’uomo.

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