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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Umbria, giovane modella violentata dal fotografo dopo gli scatti pubblicitari: processo rinviato di oltre un anno

L'uomo è accusato anche di stalking e di rissa con il fidanzato delle ragazza e i suoi amici

Giovane modella violentata dal fotografo dopo un servizio, ma il processo stenta a iniziare: all’ultima udienza il procedimento è stato rinviato ad ottobre del 2023.

L’uomo, un fotografo cinese difeso dall’avvocato Leonardo Orioli, è accusato di violenza sessuale, stalking, resistenza a pubblico ufficiale e di aver portato con sé e utilizzato lo spray urticante. Il fotografo avrebbe invitato una connazionale a casa sua per posare come modella e la violenta. Dal giorno successivo inizia a perseguitarla con telefonate, messaggi e appostamenti. Fino a quando non era intervenuto il fidanzato della giovane ed era scoppiata una rissa sedata dai Carabinieri..

L’uomo, un fotografo cinese difeso dall’avvocato Leonardo Orioli, è accusato di violenza sessuale, stalking, resistenza a pubblico ufficiale e di aver portato con sé e utilizzato lo spray urticante. Il fotografo avrebbe invitato una connazionale a casa sua per posare come modella e la violenta. Dal giorno successivo inizia a perseguitarla con telefonate, messaggi e appostamenti. Fino a quando non era intervenuto il fidanzato della giovane ed era scoppiata una rissa sedata dai Carabinieri.

Il giovane fotografo cinese è accusato di “aver costretto …, mediante violenza a subire atti sessuali contro la sua volontà” in quanto approfittando “della compresenza all’interno della sua abitazione per motivi di studio, dopo averla invitata a sedersi vicino al lui sul divano, si avventava su di lei, immobilizzandola con il peso del suo corpo, quindi la portava nella camera da letto, la spogliava e la penetrava, tentando altresì di costringerla ad un rapporto orale; ciò nonostante la chiara ed esplicita volontà contraria della donna, manifestata sia verbalmente sia in fatto, con calci, pugni e morsi nel vano tentativo di divincolarsi dalla presa”, il tutto con l’aggravante di “aver commesso il fatto con abuso di ospitalità e profittando di circostanze di tempo, di luogo e di persona tali da ostacolare la pubblica e privata difesa, in particolare fra le mura domestiche, ove la donna aveva accettato di portarsi per posare come fotomodella, confidando nel reciproco rispetto fra studenti, entrambi iscritti all’Accademia di belle arti di Perugia”.

È accusato anche di stalking per aver messo in atto “reiterate condotte di molestie e di minaccia nei confronti” della ragazza “consistite in appostamenti presso l’abitazione e in reiterati tentativi di contatto, anche telefonico e telematico”. In particolare l’imputato “tentava ripetutamente di contattarla chiedendolo di incontrarla, dapprima direttamente” poi dopo che la ragazza aveva “bloccato il contatto, tramite amici e conoscenti”. Il giovane si sarebbe anche appostato “nei pressi dell’abitazione (portando con sé una bomboletta spray urticante al peperoncino priva di codice identificativo) dandone notizia” alla ragazza “tramite un’amica”.

A quel punto interveniva il fidanzato della ragazza, accompagnato da un amico, e “veniva a violenta colluttazione”. La giovane aveva chiamato fidanzato e amici “perché terrorizzata” dall’imputato.

I tre si affrontavano spintonandosi e colpendosi ripetutamente, fino a che l’imputato non utilizzava la bomboletta spray contro gli avversari.

La lite tra il giovane e il fidanzato della ragazza veniva interrotta dai Carabinieri, i quali procedevano anche alla perquisizione personale e della stanza dell’imputato. L’imputato “opponeva una viva e perdurante resistenza attiva, spintonando con forza gli operanti al fine di impedire l’asporto” del materiale sequestrato.

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