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Martedì, 23 Aprile 2024
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Zooprofilattico dell'Umbria e Marche, il neo direttore sanitario Filippini corteggiato da un contratto d'oro da Dg in Sardegna. Ma è polemica

Non sembra esserci pace per la governance dell'istituto. Ancora in bilico il futuro dell'attuale ds Filippini. Contratto da dg da 192mila euro più benefits pronto per guidare lo zooprofilattico in Sardegna, ma potrebbe saltare tutto

La stabilità della governance dell'istituto zooprofilattico dell'Umbria e Marche dipende dalla giunta regionale sarda. Sembra un risiko incomprensibile, ma in realtà tutta la vicenda del rinnovo delle cariche dipende da un solo nome, quello di Giovanni Filippini. 

Filippini è stato, ed è tuttora grazie al rinnovo avvenuto con la disposizione del nuovo direttore generale, Caputo, n.8 del 3 maggio 2021, il direttore sanitario dell'istituto umbro marchigiano. Per mesi è stato in ballo come nome di punta nella corsa al vertice con Claudio Ghittino e Vincenzo Caputo, il quale, alla fine, ha prevalso nella triangolazione fra Umbria, Marche e ministero della salute.

Ma qualcosa continua a sfuggire nella composizione definitiva della governance dell'istituto, partorita a metà dopo mesi di regime di "prorogatio". Già, perché proprio pochi giorni dopo la conferma di Filippini a direttore sanitario dello zooprofilattico, si parlava di un suo sostituto. Il nome precettato è quello di Giovanni Pezzotti, attualmente nella rosa dei dirigenti dell'istituto. Ma allora, potrebbe essere il destino di Filippini?

Da fonti certe, si parlava di una imminente nomina a direttore generale dell'omologo istituto della Sardegna e che l'attuale conferma a direttore sanitario dello zooprofilattico umbro sarebbe stata solo temporanea per permettere l'avvicendamento. Ma su questa triangolazione ha impattato la politica delle opposizioni del consiglio regionale sardo.

Pronta la delibera e il contratto da quasi 200mila euro per Filippini

Un articolo del giornale online "SardiniaPost", a firma di Alessandra Carta, ha registrato il dibattito di una seduta di consiglio regionale della Sardegna durante il quale le opposizioni di centro sinistra mostravano alla giunta regionale il contratto e la delibera di nomina a dg dello zooprofilattico non ancora bollinati, nei quali si dave "disco verde" su bianco un compenso da mille e una notte per Filippini: 192mila euro annui lordi con vitto e alloggio più “il rimborso delle spese di viaggio, ancorché con partenza e/o arrivo nel luogo di residenza o dimora”.

La reazione furente delle opposizioni ha, di fatto, bloccato appena in tempo l'iter di approvazione della delibera che, con molta probabilità, verrà ampiamente rimaneggiata nelle ultime ore, soprattutto per quanto concerne i rimborsi e i benefits. Secondo alcune valutazioni degli uffici tecnici della regione Sardegna, il compenso, per rientrare in una forma "accettabile", dovrebbe scendere a 175mila euro omnicomprensivi. Già nel pomeriggio di venerdì 7 maggio c'è in programma un nuova giunta regionale nella quale torna all'ordine del giorno la nomina di Filippini. 

Tutto sospeso, quindi, in attesa di un pronunciamento definitivo che arriverà, neanche a dirlo, dalla politica. In ballo anche la nomina del direttore amministrativo, ultimo tassello per chiudere il puzzle travagliato dello zooprofilattico di casa nostra. Si vocifera il nome della dirigente amministrativa Rosetta Russo, sul quale, invece dovrà pronunciarsi la regione Marche. 

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