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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Terni, Giovanna Scarcia: “Ci ho sempre messo la faccia accogliendo le istanze dei cittadini. Da Latini un grande e profondo insegnamento”

L’assessore al personale: “La chiamata del primo cittadino ed il conferimento di deleghe importanti per la città in cui ho scelto di vivere”

Una esperienza amministrativa inattesa, quanto impegnativa, iniziata a poche settimane dalla diffusione di una pandemia mondiale. Basterebbero queste poche parole per cominciare a comprendere il lavoro svolto dall’assessore Giovanna Scarcia, subentrata in corsa nella giunta di Leonardo Latini, dopo il terzo rimpasto. Negli ultimi giorni del 2019 è arrivata la proposta del sindaco. Ad inizio dell’anno successivo la decisione di accettare l’incarico. Deleghe di un certo peso e rilievo come personale, polizia locale, innovazione, viabilità per l’assessore che si candiderà, per la prima volta, nelle fila della Lega alle prossime consultazioni amministrative, in ticket con Federico Cini.

Occorre fare una doverosa premessa. Il percorso professionale di Giovanna Scarcia è caratterizzato dall’esercizio della professione forense. Solo negli ultimi anni si è avvicinata ed interessata alla politica. “Sono abruzzese, nata a L’Aquila e cresciuta ad Assergi, un paese di montagna con base per la funivia che porta a Campo Imperatore. Dopo il diploma al classico, nel 1997, mi sono trasferita a Perugia per seguire i corsi di Giurisprudenza. Da qui è iniziato un rapporto duraturo con l’Umbria, eccezion fatta la pratica forense, completata a l’Aquila, in Avvocatura di Stato”.

Gli sviluppi: “Subito dopo la laurea, ho conseguito un dottorato di ricerca in Antitrust e disciplina della concorrenza. Ho fatto, per anni, la spola con altre città universitarie - Perugia, Roma, Napoli - anche se, ormai, avevo completato il trasferimento a Terni, in modo pressoché definitivo, per motivi personali. Alla fine posso affermare di sentirmi più umbra che abruzzese – sorride – e quest’anno ho festeggiato quindici anni di iscrizione all’albo dell’ordine ternano, il mio primo e unico ordine di appartenenza. Successivamente, ho lasciato la carriera universitaria per concentrarmi completamente sulla libera professione”.

Ambiti: “Diritto civile prevalentemente, diritto di famiglia, diritto del lavoro, bancario e commerciale. Il diritto penale, la mia prima passione, l’ho dovuto accantonare. L’ambito legale consente di confrontarsi con altri professionisti, scoprire tante parti della città, anche poco conosciute. Cambia anche l’approccio a seconda delle situazioni, ma occorre essere sempre coerenti con se stessi. Spesso – aggiunge – i clienti ci considerano loro psicologi. Tuttavia occorre sempre ragionare a livello oggettivo, in base alle esigenze di ognuno, senza dare false speranze, parlando in modo chiaro”.

Professione e famiglia, alla ricerca del giusto equilibrio: “L’arrivo di un figlio cambia la vita, in tutti i sensi. Ho avuto il supporto dei familiari, di mia madre poi è arrivato il nido e si riscrive la propria quotidianità. La famiglia detiene un ruolo preponderante ed essere mamma ed al contempo lavoratrice è motivo di grande orgoglio. La professione di avvocato plasma il carattere. Da persona timida sono diventata più spigliata, mai abbandonando la mia riservatezza e, allo stesso tempo, capace di riuscire a gestire le situazioni complicate. Tutto ciò in modo equilibrato quanto distaccato, focalizzando l’attenzione sull’aspetto tecnico del lavoro”.

Un piccolo aneddoto: “Ho subito pensato di fissare l’obiettivo di arrivare a fine mandato, quando ho accettato l’incarico” poiché Giovanna Scarcia è entrata nel terzo rimpasto di giunta “Una intenzione annunciata ai dirigenti, nel momento successivo di aver dato l’assenso al sindaco. Ci sono riuscita e non posso che esserne soddisfatta”. Tre deleghe da menzionare: “Personale, innovazione e polizia locale. La prima si connota per il rapporto trasversale tra parte politica e tecnica. Raccoglie da un lato le criticità della macchina amministrativa che devono essere risolte in tempi stretti, gli stimoli sono continui. Credo verrò ricordata per essere stata l’assessore che ha riportato i concorsi in Comune. Per la polizia locale invece occorre detenere massimo equilibrio, tra compiti istituzionali e istanze spesso contrapposte. Stimolante e formativo, il rapporto con le varie istituzioni cittadine. L’innovazione è una delega centrale anche se la pancia della città la avverte poco, al momento. Tuttavia è alla base della Terni del futuro”.

Il ruolo dell’assessore: “Per carattere non mi tiro mai indietro mettendo la faccia, in ogni momento, in ciò che faccio. Ho sempre ascoltato tutti i cittadini e cercato di accoglierne le istanze, raccogliendo quei problemi – insieme agli uffici preposti – che emergevano passo dopo passo. Farsi rispettare attraverso una mediazione è una dote che mi ascrivo, consapevole del fatto che sei sottoposto al giudizio continuo della città, a cui non mi sono mai sottratta”.

Alle prossime amministrative mancherà il sindaco Leonardo Latini: “E’ stato un periodo davvero complesso ed indubbiamente doloroso dove si sono susseguiti molteplici rumor e scenari. Non smetterò mai di ringraziarlo per l’opportunità concessa, destinandomi una fiducia totale anche nel peso delle deleghe conferite. Lo ringrazio per avermi dato l'esempio di un amore totale per Terni, per avermi insegnato cosa significhi amare totalmente la propria città, essere al suo servizio 24 ore al giorno, un grande insegnamento per chiunque voglia approcciarsi ad amministrarla.”

La prima volta da candidata: “Dopo una riflessione ponderata ho scelto di scendere in campo nella lista della Lega, per mettere a disposizione della cittadinanza questi tre anni e mezzo in giunta, in punta di piedi e con spirito di servizio”.

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