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Politica

Comune di Terni, si infiamma il dibattito politico tra confronti, proposte e commenti da condannare

La maggioranza fa quadrato mentre l’opposizione propone gli ‘stati generali del lavoro’. Da viale Campo Fregoso a Colle Obito è bagarre

Se il buongiorno si vede dal mattino… probabilmente assisteremo ad un altro anno spumeggiante (citando una frase del celebre film The Mask). Il dibattito politico, già piuttosto acceso, si infiamma sui temi dell’attualità come l’ultimo – in ordine prettamente temporale – legato allo smottamento di Colle Obito.

Occorre fare una precisazione sugli schieramenti per capire le dinamiche. Il 2020 è stato sicuramente un anno proficuo per la maggioranza. Dopo i cambiamenti di casacca ed i rimpasti di giunta, l’anno appena trascorso ha garantito maggiore stabilità all’amministrazione Latini. Dalla parte opposta, gli schieramenti inizialmente divisi nel 2018, si sono ritrovati a percorrere la stessa via ed ora viaggiano sui medesimi binari anche se, naturalmente, anche con diverse proposte. Sullo sfondo una crisi economica deflagrante, soprattutto per le attività commerciali, e il primo appuntamento del 2021, ossia i saldi, che potrebbero dare un po' di ossigeno anche al commercio di casa nostra.

Gli stati generali del lavoro

Il disorientamento generale è lampante, soprattutto perché non è ancora dato sapere quando terminerà l’emergenza sanitaria. Dall’amministrazione comunale, nonostante il perdurante dissesto, si attendono segnali concreti per aiutare chi, in questo momento, sta subendo i danni maggiori dalla crisi. L’incentivo dei parcheggi è sicuramente un primo punto da cui cominciare, ma occorrerebbe incentivare ulteriormente il commercio. E probabilmente i cosiddetti stati generali della città e del lavoro proposti dall’opposizione potrebbero essere un assist da cogliere. In tal senso, le associazioni di categoria assorbono meglio le esigenze e le richieste dei propri iscritti, conoscono in modo dettagliato le criticità esistenti ed un confronto ampio, allargato alle tante realtà cittadine in questa fase emergenziale, potrebbe dare un impulso alla ripartenza.

Inoltre, la crisi colpirà soprattutto chi ha (o aveva) un lavoro precario, o non lo aveva proprio, andando ad acuire uno scoramento già evidenziato. In questo contento, il dibattito politico è acceso, a tratti esilarante quanto interessante, senza soluzione di continuità. Spiccano – in negativo – frasi poco edificanti ricevute dal consigliere Francesco Filipponi. Anche sulla nostra pagina facebook ne abbiamo cancellate diverse: un conto è criticare, altra cosa è offendere. Dato che spesso il capogruppo è al centro del dibattito, può capitare di entrare in un ‘ping pong’ sano e pacifico, che rientra nelle dinamiche della politica. Scagliarsi contro la persona, solo perché la tastiera dello smartphone o del pc lo consentono, è oggettivamente deplorevole, al di là di come la si pensi politicamente.

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