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Bandecchi, il centrodestra non molla: “Se non ci sono conflitti di interesse, perché ha venduto la Ternana?”

Il gruppo consigliare di Fratelli d’Italia: il sindaco non ha ancora firmato l’autodichiarazione sull’insussistenza di cause di incompatibilità”. Devid Maggiora, segretario comunale della Lega: “Città amministrata da personaggi che quotidianamente prendono in giro i cittadini”

Fratelli d’Italia e Lega non mollano e rintuzzano il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, e il vice Riccardo Corridore sulla “telenovela” incompatibilità. Il riassunto delle puntate precedenti è presto fatto. Alla relazione del segretario comunale che evidenziava un potenziale conflitto di interessi tra il ruolo di Bandecchi dentro la Ternana e in Unicusano hanno fatto seguito i passaggi per cui il sindaco ha rinunciato ai suoi incarichi, procedendo poi con la vendita della società di via della Bardesca.

Successivamente un parere del ministero dell’interno, richiesto dal prefetto di Terni, evidenziava come i possibili conflitti non si esaurissero in quegli incarichi, visto che comunque Bandecchi – attraverso la Società delle scienze umane e la Ping Pong – controlla comunque Unicusano che, però ad oggi non ha interessi diretti su Terni.

Al parere, ed a norma di Tuel, il testo unico sull’ordinamento degli enti locali, non è seguita alcuna “azione popolare”, cioè il ricorso al tribunale civile per vedere dichiarata, meno, l’incompatibilità del primo cittadino. Azione popolare che poteva essere sollevata dallo stesso prefetto o da un elettore (o un eletto).

L’ultimo capitolo: nella giornata di ieri, il vice Corridore e poi lo stato maggiore di Alternativa popolare ha diffuso una ordinanza del tribunale di Grosseto che, in tema di incompatibilità di un sindaco del territorio, confermerebbe la mancanza di profili del genere per lo stesso Bandecchi.

“Nei social sono comparsi dei video del vicesindaco Corridore e del sindaco Bandecchi che cantano vittoria sostenendo che la questione dell’incompatibilità posta dall’opposizione era del tutto infondata alla luce dell’ordinanza del tribunale di Grosseto che ha affrontato un caso simile per il comune di Campagnatico – scrive in una nota il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia - Facciamo alcune considerazioni preliminari: la questione dell’incompatibilità non è stata sollevata dall’opposizione, ma è stata sollevata dal segretario comunale di Terni con una dettagliata relazione, confermata peraltro totalmente dal parere del ministero dell’interno richiesto dal prefetto.

In data 25 agosto Corridore e Bandecchi scoprono l’ordinanza del tribunale di Grosseto e sostengono di aver avuto sempre ragione e che ‘per colpa dell’opposizione’ Bandecchi è stato costretto a vendere la Ternana e a dimettersi dalle cariche di presidente dell’Unicusuano e della Ternana”.

“Se Bandecchi, ‘colui che non si inchina a niente e nessuno’, fosse stato così convinto della tesi del suo avvocato difensore, nonché vicesindaco, Corridore – incalza Fdi - perché non ha mantenuto la sua posizione? Perché prima si è dimesso e poi ha venduto la Ternana? In consiglio comunale il 19 giugno Bandecchi non ha neppure voluto fare propria la relazione di Corridore e infatti non l’ha firmata né presentata, ma in modo del tutto irrituale l’ha fatta presentare a Corridore. Ma vi è di più: non ha neppure firmato l’autodichiarazione in merito alla insussistenza di cause di incompatibilità che tutti i consiglieri comunali nonché assessori e vicesindaco hanno firmato. L’unico che non ha prodotto il documento della sussistenza di incompatibilità è il signor Badecchi. Come mai? Se fosse stato così convinto, perché non ha firmato tale dichiarazione? Perché prima si è dimesso da presidente e poi ha venduto la Ternana?”.

“E poi tanta enfasi sull’ordinanza di Grosseto ci sembra fuori luogo. L’avvocato Corridore l’ha scoperta fuori tempo massimo facendola sembrare una news: è apparsa sulla stampa locale ad ottobre 2022 e pertanto il sindaco Badecchi ne era a conoscenza, ma evidentemente Corridore non ne era al corrente né a giugno 2023 né a luglio 2023. La sua ricerca sui precedenti giurisprudenziali non era stata così accurata. Ci sembra utile fare anche due considerazioni nel merito: l’ordinanza del tribunale di Grosseto sostiene che le norme sulla incompatibilità non possono essere oggetto di interpretazione estensiva e che la concessione del campo di calcio non rientri nei casi di incompatibilità. Sia il segretario comunale che il ministero dell’interno la pensano diversamente e fondano le loro tesi, oltre che sulla normativa vigente, sulla giurisprudenza delle Cassazione. E Corridore da avvocato dovrebbe sapere che in Italia non c’è il vincolo del precedente giurisprudenziale e che l’orientamento della Cassazione ha una autorevolezza decisamente superiore rispetto a quella di un singolo tribunale. “Ma il ministero dell’interno dice solo ‘cazzate’ come il sindaco Bandecchi sostiene nel suo video e l’opposizione non ha un briciolo di competenze come sostiene Corridore”.

“Peccato che Bandecchi non si sia fidato fino in fondo del suo avvocato difensore. Peccato che Corridore solo fuori tempo massimo abbia trovato quello che ritiene un appiglio giuridico inoppugnabile. Data tanta sicumera – concludono i meloniani - ci aspettiamo che il sindaco Bandecchi ritorni nella proprietà della Ternana e che almeno firmi la dichiarazione della insussistenza delle cause di incompatibilità. Non crediamo nel giustizialismo fine a se stesso, tanto è vero che non siamo stati promotori di una azione popolare quando avremmo potuto farlo, abbiamo agito con responsabilità lasciando che i percorsi amministrativi previsti dalla normativa Tuel facessero il loro corso. Siamo sempre più basiti invece, insieme ad una parte della città, del linguaggio volgare, offensivo e minaccioso che ormai contraddistingue l’agire quotidiano di questa amministrazione”.

“La sentenza del tribunale di Grosseto non è paragonabile alla questione relativa all’incompatibilità di Bandecchi. Alternativa popolare e il vicesindaco Corridore la smettano di prendere in giro i ternani e si assumano le loro responsabilità”. Sulla vicenda interviene anche il segretario comunale Lega Terni Devid Maggiora: “Se Bandecchi ha ceduto la proprietà della Ternana calcio e ha abbandonato il progetto di realizzare a Terni il nuovo stadio, la clinica privata e il Ternanello, la colpa è esclusivamente la sua - prosegue - Il sindaco non è certamente il tipo che agisce in base alla volontà delle opposizioni, anzi, ha sempre ribadito di voler fare di testa propria senza ascoltare nessuno, compresi i suoi assessori. Se Bandecchi riteneva fin dall’inizio di non essere incompatibile con il ruolo di sindaco, perché ha ceduto la società Ternana e abbandonato i progetti per la città? La realtà è un’altra rispetto a quella raccontata. Il caso di Grosseto, infatti, riguarda ‘il sindaco di una cittadina del circondario, parente stretto dei membri di una associazione sportiva che gestisce lo stadio cittadino’ come riporta lo stesso comunicato di Ap. Nulla a che vedere con il caso di incompatibilità di Bandecchi che ad oggi resta aperto”.

“La sentenza, tra l’altro, risale al 2022, vale a dire prima della candidatura di Bandecchi a sindaco di Terni, prima ancora della cessione della Ternana calcio e non è recente come Corridore ha cercato di far credere, forse perché ancora scosso dall’essersi visto sfilare dall’assessore Bordoni tutte le deleghe importanti. Se fosse una barzelletta, ci sarebbe da ridere, invece purtroppo è l’assurdità di una realtà nella quale Terni sta vivendo da circa tre mesi. La città è amministrata da personaggi che quotidianamente prendono in giro i cittadini con promesse irrealizzabili e banalità degne dei peggiori romanzi di fantascienza, sperando che qualcuno li creda. Il tutto per nascondere l’incapacità di portare a termine quanto promesso in campagna elettorale, compreso lo stadio nuovo, la clinica privata e il campo di allenamento della Ternana. Progetti che per esclusiva responsabilità di Bandecchi non vedremo mai realizzati”.

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