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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Farmacia Terni tra applausi e critiche. Terni Valley: risultato positivo. Pd: un finto risanamento

Gli interventi dopo la chiusura del bilancio della società in house di Palazzo Spada. Martini: un punto di riferimento importante, a supporto in particolare della sanità pubblica. Filipponi e De Angelis: ecco la verità sui conti

Farmacia Terni ha chiuso il bilancio di esercizio 2019 con un utile appena sopra i 300mila euro. Bene, ma non per tutti. Agli applausi di Terni Valley, infatti, si contrappongono le “verità” del Partito democratico che legge i numeri del documento finanziario della società in house di Palazzo Spada in un modo diverso. Ecco gli interventi.

Michele Martini (Terni Valley)

“Ci congratuliamo con il dottor Mauro Scarpellini e con tutte le lavoratrici e i lavoratori di Farmacia Terni per il risultato positivo ottenuto. Leggere che la nostra azienda municipalizzata chiude il suo bilancio finalmente con un utile significativo è motivo di grande soddisfazione. Lo è per la nostra città e per la nostra comunità - dichiara il presidente di Terni Valley, Michele Martini - al di là di ogni steccato ideologico o appartenenza politica. Farmacia Terni rappresenta un punto di riferimento importante, a supporto in particolare della sanità pubblica che, proprio in questi mesi, abbiamo visto quanto sia fondamentale per una società giusta e sicura. Lo è doppiamente per la nostra associazione, formata in gran parte da ventenni, di cui Scarpellini è stato presidente del collegio di garanzia dalla sua fondazione fino a poche settimane prima dell’assunzione del suo incarico pubblico. Abbiamo conosciuto il valore della sua competenza ed irreprensibilità e lo aspettiamo a braccia aperte, dopo questo suo ennesimo successo”.

I conti dem

“La società ha chiuso l’esercizio con un utile di 300.395 euro suscitando la soddisfazione del sindaco e dell’assessore alle partecipate. Tale risultato però – scrivono Francesco FIlipponi e Tiziana De Angelis, consiglieri comunali del Pd - non è il frutto del tanto sbandierato risanamento della società perché per risanare le aziende ci vogliono i manager, quelli veri, ed inoltre perché se nel 2018 il socio (Comune di Terni) avesse fatto ciò che poi ha dovuto fare nel 2019, la società non avrebbe avuto bisogno di essere ricapitalizzata. Com’è noto, Farmacia Terni - società in house del Comune - gestisce le farmacie comunali per effetto di un contratto di servizio che prevede, o meglio prevedeva, la corresponsione al Comune di Terni dell’importo di 4.000.000 di euro in 10 anni”.

“Tale contratto è stato regolarmente rispettato negli anni 2016, 2017 e 2018 attraverso l’imputazione del rispettivo canone e quindi del costo nel conto economico della società. A partire dal primo gennaio 2019, forte dell’appoggio politico di cui gode, il nuovo amministratore, come per miracolo, riesce ad ottenere dal Comune una rimodulazione del contratto che prevede una sospensione di fatto degli effetti economici per qualche anno con relativo prolungamento della durata e il sacrificio di alcuni contratti a termine. Ciò in pratica comporta che se la società avesse dovuto imputare a bilancio l’onere derivante dal contratto di servizio che per l’anno 2019 ammontava a 400.000 euro la società avrebbe chiuso il bilancio in perdita di 100.000 euro circa”.

“La società Farmacia Terni quindi si ritrova a gestire gratuitamente per qualche anno le farmacie della città alla faccia del tanto sbandierato risanamento e il Comune a dover ancora in parte attendere per il rientro economico di quanto impegnato per il risanamento. Riteniamo un utile di esercizio sia sempre una buona notizia, ma da inquadrare nel quadro che abbiamo delineato. Rimaniamo infine disponibili a discutere nuovamente in commissione consiliare per avanzare le nostre proposte, consapevoli del nostro agire merito finora e fare la dovuta chiarezza come abbiamo fatto in passato sulla questione inesistente del fondo Falchi”.

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