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Conti pubblici, approvato l'aggiornamento della finanziaria umbra: taglio della spesa e interventi nei trasporti

Approvato anche il fabbisogno annuale dell'Assemblea legislativa regionale. La minoranza si astiene e abbrevia i tempi di discussione

L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato la “Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza regionale”. L’approvazione è avvenuta a maggioranza, con 13 a favore e 7 astenuti.

Il nuovo documento di bilancio prevede invarianza della pressione fiscale per il 2020, decrescita delle entrate tributarie e riduzione di alcune entrate extratributarie, contenimento e riduzione delle spese di funzionamento per l’intero sistema regionale, riduzione dei costi della politica con un taglio delle spese previste per le strutture di supporto della presidente e della giunta regionale e anche delle spese di funzionamento dell’Assemblea legislativa, revisione della spesa del personale, finanziamento con risorse regionali del sistema di trasporto pubblico attraverso interventi di efficientamento e rimodulazione delle corse in modo da rispondere alle reali esigenze di mobilità cercando di evitare sprechi.

Nel documento sono previsti anche incentivi per le politiche a supporto economico alle famiglie e alle imprese, rafforzamento delle politiche per la protezione civile, sostegno agli interventi di manutenzione straordinaria sulle strade regionali, sostegno delle attività culturali e degli interventi a favore dello spettacolo, dei giovani e dello sport, rafforzamento delle politiche per la promozione turistica del territorio.

Il fabbisogno finanziario dell'Assemblea legislativa per il 2020 è di 19 milioni 238mila euro, che scenderà a 18 milioni 445mila euro per il 2021 e a 18 milioni 364mila euro per il 2022. All’annualità 2020 è stato applicato l’avanzo di amministrazione accantonato per l’importo di euro 716.820,82, finalizzato all’erogazione dell’indennità di fine mandato spettante agli amministratori regionali cessati dalla carica al termine della scorsa legislatura. Gli stanziamenti di entrata corrispondono a quelli della spesa per l’intero triennio oggetto di programmazione. La destinazione della spesa è suddivisa in quattro diverse tipologie: la gestione corrente, gli interventi negli investimenti, l'utilizzo dei movimenti di fondi e la registrazione dei servizi per conto di terzi. Stante la natura vincolata e obbligatoria della spesa dell’Assemblea legislativa, è stata comunque prestata la massima attenzione nella quantificazione del fabbisogno per il proprio funzionamento; tale cura ha reso possibile ridurre la richiesta di finanziamento a carico del bilancio regionale rispetto all’ultimo bilancio di previsione approvato, che comporta minori trasferimenti di euro 200mila per l’anno 2020, di euro 119.001,79, per l’anno 2021, mentre per l’anno 2022 è stata confermata la stessa cifra dell’anno 2020. I restanti trasferimenti sono riferiti agli annuali fondi Agcom, per euro 103.333,83 e sono vincolati alle funzioni delegate all’Assemblea legislativa, oltre alla somma di euro 127.123,33 relativa alle trattenute obbligatorie a carico dei consiglieri regionali, ai fini dell’erogazione dell’indennità di fine mandato. Le ulteriori entrate allocate al titolo 3, per il triennio 2020-2022, rispettivamente di euro 161.173,06, euro 47.943,04 ed euro 47.943,06, sono riferite ai proventi derivanti dal contratto relativo alla gestione della Buvette dell’Assemblea legislativa.

Il relatore Daniele Nicchi (Presidente Prima commissione–Lega) ha sottolineato che “l’Umbria fatica molto più di altre regioni ad uscire dalla fase di recessione e l’emergenza Coronavirus aggrava questa situazione. La manovra di bilancio 2020-2022 viene predisposta in una situazione economica complessa e in un quadro finanziario caratterizzato da diverse criticità dovute ai sempre più stringenti vincoli di finanza pubblica”.

Il PIL dell’Umbra nel 2018 è aumentato solo dello 0,07 per cento, mentre altre regioni come le Toscana e le Marche crescono rispettivamente dell’1,56 e del 3,05 e per il 2020 l’Umbria dovrà concorrere alle manovre di finanza pubblica con un avanzo rispetto al pareggio di bilancio per circa 16,44 milioni di euro. Inoltre nel triennio 2020-2022 l’Umbria deve realizzare investimenti per circa 58 milioni di euro.

“Per un bilancio con pochi margini di flessibilità i fondi comunitari rappresentano la principale forma di finanziamento su cui impostare importanti politiche per lo sviluppo economico e per la coesione sociale della Regione – ha detto Nicchi - Ad oggi l’Umbria ha raggiunto i target N+3 fissati sia per il Por FESR 14-20 che per il Por FSE. Anche per le politiche agricole i target fissati nel Psr sono stati tutti raggiunti. Il target per il 2020 è di circa 139milioni di euro, e visto il livello di spesa fin qui raggiunto significa che ci saranno risorse da spendere e da certificare nel 2020 per circa 45milioni di euro”.

Il capogruppo del Pd, Tommaso Bori, nell’annunciare l’astensione dal voto ha ricordato che “questo è un fatto inedito per questa Aula, dimostrando come minoranza senso di responsabilità e delle istituzioni. E lo abbiamo fatto prima di tutto accettando di abbreviare i tempi e scegliendo di essere qui oggi. Nei giorni scorsi ho espresso alla presidente Tesei la nostra disponibilità e le nostre proposte per affrontare emergenza. Questa nostra disponibilità è ancora in campo. Rispetto alle problematicità relative ai dati relativi ai posti per terapia intensiva e ad altri strumenti occorre che la Regione chieda alle strutture private di mettersi al servizio della pubblica utilità”.

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