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Camera di commercio, il Consiglio di Stato sospende la fusione

L’ordinanza blocca l’accorpamento tra Perugia e Terni. Soddisfazione del Comitato per il “no”: abbiamo più tempo per far crescere la mobilitazione

Un’altra battaglia vinta. Ma la guerra è ancora lunga. Il Consiglio di Stato ha oggi emesso un’ordinanza con la quale è stata disposta la sospensiva del procedimento di soppressione della Camera di commercio di Terni nell’ambito del processo di fusione con l’ente camerale di Perugia.

Una decisione che, dopo la sentenza del Consiglio di Stato sulla Camera di commercio di Crotone, fa esprimere “soddisfazione” al Comitato che si sta battendo contro l’accorpamento.

“Ora – dicono dal Comitato - abbiamo un poco di tempo in più per far crescere la mobilitazione dei ternani in modo che il Parlamento modifichi la normativa che dispone il numero massimo di Camere di commercio in 60, comportando così l’eliminazione anche di quella del nostro territorio”.

Il prossimo 9 ottobre il comitato “No soppressione della Camera di commercio” definirà le ulteriori iniziativa di mobilitazione. “Diamoci tutti da fare per contrastare il processo di spogliazione della nostra città e del territorio provinciale, sempre più privato di centri direzionali con l’obiettivo di ridurla ad una delle tante città dell’Umbria e privandola così del ruolo che per decenni ha meritatamente rivestito, con pesanti e negative ricadute sull’economia, sul territorio e sui cittadini”.

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