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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Elezioni a Terni, Silvia Tobia scende in campo: “Cambiare l’approccio della politica ed ascoltare le esigenze dei cittadini”

La candidata alla carica di sindaco di Terni per Potere al popolo: “Ci siamo interrogati sulla situazione della nostra città ed abbiamo deciso di partecipare attivamente alla consultazione amministrativa”

Una seconda candidatura ufficiale, in vista delle consultazioni amministrative che si terranno anche a Terni, il prossimo 14 e 15 maggio. Nelle scorse settimane, come è noto, Stefano Bandecchi ha sciolto le riserve iniziando di fatto la lunga campagna elettorale. Domattina, sabato 4 marzo, il Movimento cinque stelle annuncerà, con tutta probabilità, il proprio. Al contempo ecco Silvia Tobia che si presenterà per la prima volta, nelle vesti di candidata alla carica di sindaco, nella lista di Potere al popolo. 

Molteplici i motivi che hanno spinto la giovane a scendere in campo: “Ci siamo interrogati sulla situazione che sta attraversando la città e abbiamo ritenuto necessario partecipare alla consultazione elettorale amministrativa. Sulla questione sanità, ad esempio, la nostra è presa di posizione ferma, quanto netta. Contrari alle cliniche convenzionate poiché causa di sperpero di soldi pubblici. A noi interessa poco la questione del riequilibrio territoriale, a cospetto di una sanità pubblica che deve essere valorizzata al massimo. Terni città della pace, questo è il nostro messaggio, rivolto anche a ciò che sta accadendo in Ucraina”.

La presentazione di Silvia Tobia: “Sono laureata in Scienze naturali e Lingue. Lavoro presso la foresta fossile di Dunarobba come responsabile della parte naturalistica dei laboratori, oltre a svolgere la mansione di guida alla scoperta delle bellezze del luogo”. Il percorso di avvicinamento: “Nel 2018 mi sono candidata come Consigliera comunale ed ora, per la prima volta, al timone della città. Presenteremo una lista unica e ci stiamo lavorando, in tal senso”. Il primo obiettivo da perseguire: “Deve cambiare l’approccio alla città. Viviamo una fase in cui la politica si pone in modo autoreferenziale. Ad esempio il tema degli alloggi popolari viene messo da parte. Occorre pertanto partire dal basso ed ascoltare le esigenze delle singole persone. La politica come forma di partecipazione – conclude – per coinvolgere la popolazione in un percorso che sentano proprio”.

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