rotate-mobile
Politica

Alfonsine, il sacrificio “dimenticato”. Anpi contro Palazzo Spada: toppa peggiore del buco

Niente gonfalone del Comune di Terni alle celebrazioni in ricordo della battaglia del Senio, i partigiani incalzano il sindaco: il 25 aprile dovrà esprimere una posizione chiara sul valore complessivo della guerra di Liberazione

Alle 16.45 di ieri pomeriggio, mercoledì 10 aprile, sul sito internet del Comune di Terni è apparso questo comunicato:

Il Comune di Terni si unisce al ricordo per le celebrazioni ad Alfonsine del 74° anniversario della battaglia del Senio. Una data storica e funesta anche per la città di Terni che perse valorose vite umane il cui ricordo è ora consegnato a futura memoria dalla lastra degli otto volontari ternani del Gruppo Combattente della Brigata “Cremona” caduti ad Alfonsine per la liberazione della città.

“Una pezza peggio del buco perché si fa il comunicato probabilmente dopo aver visto sui social le foto e quindi la presenza di altre istituzioni umbre alle celebrazioni di Alfonsine”. Così il Comitato provinciale di Terni dell’Anpi, Associazione nazionale partigiani d’Italia, sull’assenza, la seconda, da parte di rappresentanti di Palazzo Spada alle celebrazioni per il 74esimo anniversario della battaglia del Senio e la Liberazione di Alfonsine ad opera del gruppo di combattimento “Cremona”.

La storia

“Molti sanno, altri non ricordano, che nel gruppo di combattimento Cremona si arruolarono circa mille volontari umbri; giovani che si ribellarono al richiamo alle armi da parte della Repubblica Sociale, altri che già militavano nelle formazioni partigiane molto presenti anche in Umbria. Da Terni, il 2 febbraio del 1945 partirono trecento volontari. Nello scontro con i tedeschi il Cremona ebbe 13 morti, 78 feriti e 8 dispersi, di questi morti 8 erano ternani e vengono ricordati ogni anno il giorno della loro partenza. Presso il Comune di Alfonsine c’è una lapide che li ricorda e alla quale abbiamo reso onore come ogni anno da 74 anni a questa parte”.

L’assenza

“Ieri, però – scrive ancora l’Anpi - tra i molti cittadini e le molte istituzioni che hanno partecipato alle celebrazioni di questo evento, che viene vissuto dall’intera città di Alfonsine con una grande presenza di giovani di tutte le scuole, erano presenti per l’Umbria delegazioni di cittadini e i comuni di Spello, Umbertide e Città di Castello con i loro gonfaloni: mancava, per la seconda volta, la presenza dell’amministrazione comunale e del gonfalone della Città di Terni”.

“Il sindaco ha ritenuto importante la presenza del gonfalone alla festa della polizia di Stato: il nostro scopo non è certo quello di aprire una polemica in contrapposizione alla polizia – dice ancora l’Anpi - alla quale vanno non solo gli auguri per la loro festa ma anche il ringraziamento per il lavoro che quotidianamente svolgono a difesa della nostra sicurezza, ci chiediamo semplicemente quale valore hanno per questa amministrazione le morti di quegli 8 ternani e il sacrificio di molti altri che hanno combattuto per ridare la libertà e l’onore alla nostra Patria dopo lo sfascio causato dal fascismo e dalla monarchia. Forse era il caso di trovare il modo per rappresentare l’Amministrazione in entrambe le cerimonie”.

Verso il 25 aprile

Per questo l’Anpi chiede che il prossimo 25 aprile, “durante le celebrazioni, che come sembra si terranno con le stesse modalità di ogni anno, sarebbe gradita da parte del sindaco una posizione chiara sul valore complessivo della guerra di Liberazione dal nazifascismo combattuta e per fortuna vinta dagli Alleati e dagli antifascisti italiani”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alfonsine, il sacrificio “dimenticato”. Anpi contro Palazzo Spada: toppa peggiore del buco

TerniToday è in caricamento