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Prove di ‘Grande Centro’ in Umbria, i "Civici X" di Andrea Fora lanciano la sfida. Tesseramento, territori e congresso. È il partito Draghi

È partita la sfida dei civici che sognano un contenitore nazionale e regionale sul modello Draghi per rompere il bipolarismo. Il primo assalto a Perugia: in vista delle amministrative

E' il tentativo, degli ultimi 20 anni, almeno in Umbria, più serio e più autorevole. Per due buoni motivi: una grande sponda nazionale (dal Governo Draghi, al sentimento diffuso di un'area moderata, alle spaccature presenti nei due poli tradizionali) e una organizzazione ambiziosa a livello umbro che può vantare eletti importanti e vittore significative (la presidente della Provincia, una lista civica al 9% a Spoleto, un poso civico ad Assisi quasi al 30%, soci civici in tutta l'Umbria e l'ascesa di Andrea Fora, capogruppo civico in consiglio regionale). Ma di quale tentativo stiamo parlando: la nascita di un partito di centro forte e in grado di decidere le sorti della politica dell'Umbria. E con una grande ambizione (ma al momento è vietatissimo parlarne): una coalizione di centro alternativa alla destra e anche alla sinistra e al Movimento 5 Stelle.

E' questo quello che c'è da sapere sulla fase 2 dei Civici X di Andrea Fora che oggi hanno lanciato la campagna di radicamento sui territori, ovvero Diventa Civico ed entra in politica per rilanciare il tuo territorio. "Essere civici è un atteggiamento di molti cittadini che ogni giorno si rendono disponibili al miglioramento della vita sociale del loro quartiere, del loro comune e della loro città" ha spiegato Fora nel giorno dell'appello alla mobilitazione politica "Significa avere un senso di responsabilità verso la collettività che spesso si traduce in attività di volontariato fondamentali per il funzionamento di importanti sfere del sociale.  Ognuno con il suo contributo e nel suo esercizio di civismo può contribuire ad affrontare e risolvere problemi nella sua comunità. A tutti i civici, chiediamo di entrare a far parte di Civici per, un movimento politico organizzato che tende a far confluire le idee e l’impegno di ognuno in proposte concrete e in un programma di azioni che affrontano e migliorano le problematiche locali".

Ma Civici X vuole essere un contenitore strutturato che guarda alle amministrative e alle regionali. Ecco le tappe post-tesseramento: Organizzazione del capoluogo di regione prevista per i primi di marzo ("in quanto Perugia è decisiva per il destino della Regione, rappresenta il 19% dell’intera popolazione della Regione") e Congresso a fine aprile prima delle elezioni amministrative. In mezzo ai due grandi appuntamenti organizzativi ci sarà anche la Politica: "Civici, riformisti ed europeisti verso l'unità possibile" l'11 febbraio in Provincia dove ci saranno relatori importanti (Marco Bentivoglio di Base Italia, l'associazione fondata insieme all'economista Cottarelli) e i vertici del Nord e del Sud dei movimenti civici federali (Signorile e D'Alfonso).

Secondo appuntamento: i forum nei comuni sulla sanità futura e di tutti. Si parte il 18 febbraio da Todi. Ma Civici X che Dna ha o vuole avere? Bandite le parole come centristi (e un pochino anche l'abusata: moderati), via libera al rilancio del riformismo dal basso, un welfare sul modello della chiesa sociale di Papa Francesco ma nelle stanze dei poteri il modello è il liberalismo-democratico dell grande ispiratore nazionale del nuovo centro di governo: Mario Draghi. Il metodo: quello di trovare un accordo più ampio possibile sulle soluzioni, senza decisionismi o prese ideologiche. Ad oggi i Civici X e liste associate in Umbria si sono alleate con il centrosinistra. Ma quella era la fase 1, ampiamente superata. Sentite come chiude la conferenza il capogruppo Fora: "Privilegiare i contenuti agli schieramenti dei proponenti". Il centro vuole essere il centro e non un cespuglio alleato... con tanto di mano protesa per un po' di elemosina. Ci riusciranno?.

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