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Comune di Terni, bando per le pulizie: “Rischio taglio ore e retribuzioni. Salari anche di 200 euro”

Una nota del gruppo consigliare del Movimento cinque stelle: “Rischia di avere inevitabili ripercussioni sull’orario lavorativo per gli operatori coinvolti”

Una nota congiunta, firmata dal gruppo consiliare del Movimento cinque stelle, per prendere posizione sul bando per le pulizie del comune di Terni. “Una gara ponte che porta verso il nulla – sostengono i pentastellati - una gara di un mese e mezzo la quale prevede il criterio del massimo ribasso con esclusione automatica delle offerte anomale, che rischia di avere inevitabili ripercussioni sull’orario lavorativo per gli operatori coinvolti. Lavoratori che hanno già subito un ridimensionamento dell’orario nei precedenti appalti.

Dalla relazione al rischio taglio ore e stipendi

Gli esponenti del Movimento ternano dichiarano: "Dopo la relazione della IV commissione presieduta dal M5S è stata evidenziato un frazionamento dell’appalto che ha prodotto affidamenti per un importo da 1,3 milioni di euro a fronte di una soglia da 200mila euro. Una situazione che ha indotto il comune a procedere con una  gara europea in somma urgenza la quale, ad oggi, pare caduta nell’oblio e dove potenzialmente le offerte potrebbero essere scadute.

Si è fatto ricorso a una gara ponte di un mese e mezzo dove addirittura nel capitolato per un contratto di un mese sono previsti interventi semestrali.

Oltre alle perplessità che accompagnano tale operazione – affermano i firmatari - da un punto di vista burocratico e procedurale, sottolineiamo il rischio che l’esito produrrà un ulteriore taglio delle ore  e dei relativi stipendi. Salari spesso indecorosi con importi irrisori, persino di 200 euro al mese. Una situazione che peserà negativamente sulla già compromessa condizione lavorativa ed economica degli occupati nel servizio, con la previsione, tra l’altro, di due cambi di appalto nel giro di poco tempo, poiché l’assegnazione in seguito alla chiusura della gara triennale non è stata effettuata.

Registriamo l’ennesimo cortocircuito politico-amministrativo, di una Giunta incapace di gestire i processi amministrativi che regolano le attività base del comune. Basta giocare sempre sulla compressione dei diritti come unico regolatore del mercato con contratti non siglati dalle confederazioni sindacali, salari e diritti assolutamente inferiori, poche ore previste, per poi lavorarne il doppio".

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