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Comune di Terni: “Non ci fanno paura gli insulti da manganellatori del web”

L’intervento congiunto dei consiglieri di minoranza Pd Francesco Filipponi, Valdimiro Orsini e Tiziana De Angelis sul buco di bilancio: “Nessuno vuole negare il dissesto passato pretendiamo altrettanta assunzione di responsabilità”

Prosegue a distanza la bagarre sul bilancio del comune di Terni. I consiglieri Pd, in un intervento congiunto, chiedono lumi all’amministrazione su quanto avvenuto nel corso dell’anno andato in archivio. Una nuova puntata della polemica che si è accesa ieri, a seguito del primo intervento Dem, con successiva risposta del sindaco Leonardo Latini e del neo assessore al bilancio Orlando Masselli

Filipponi, Orsini e De Angelis: “Il sindaco deve venire in consiglio comunale a spiegare”

“Nessuno vuole negare il dissesto del passato ma pretendiamo altrettanta assunzione di responsabilità su quanto avvenuto in questo anno di gestione Latini – osservano Filipponi, De Angelis e Orsini - Il sindaco deve venire in consiglio comunale a spiegare come è stato possibile originare un nuovo disavanzo e soprattutto deve riferire sul confronto avuto con il Ministero degli interni. Su questo non arretriamo di un millimetro, non ci fanno paura gli insulti da manganellatori del web della pagina della Lega con un’aggressività fascista che non ha dato grandi frutti al loro capitano e stratega e che non ne darà neanche ai suoi emuli di periferia. Né tantomeno ci fanno paura i generici comunicati del sindaco che è ormai un disco rotto sul passato e ancor meno le interviste del nuovo assessore al Bilancio che, forse perché ancora fresco di nomina, non ha potuto mettere mano alle normative e studiarsela.

Vogliamo rassicurare il nuovo assessore non c’è nessun caso pilota in Italia o al mondo – sottolineano - c’è semplicemente una normativa sul dissesto da rispettare. Nei mesi scorsi è avvenuta un’operazione molto semplice, l’amministrazione Latini ha utilizzato, in maniera maldestra, quanto di buono proveniva dal passato, ha messo le mani sui residui attivi dei mutui. Se questa operazione sia lecita o meno a questo punto lo giudicheranno i soggetti deputati al controllo. Ma è avvenuto molto di più. Il sindaco ha taciuto sulle interlocuzioni con il Ministero. Venga in consiglio e dica la natura dell’incontro del 19 luglio scorso, dove erano presenti anche il vicesindaco e l’assessore ai pavori pubblici. In quella occasione è emerso che il Comune di Terni non stava ottemperando alle prescrizioni che hanno accompagnato il bilancio stabilmente riequilibrato. L’Amministrazione Latini non si è attivata sulla cassa.

Non solo ha stoppato la vendita delle farmacie ma non ha fatto niente sul recupero degli incassi, sostenendo che questa fosse una competenza dell’Organismo straordinario di liquidazione. Una miopia assoluta in quanto senza ristabilire la certezza delle entrate nessun esercizio finanziario potrà funzionare.  Il sindaco porti in consiglio l’andamento mensile delle entrate, monitoraggio giustamente chiesto anche dai suoi assessori.  Ci dica anche quale è la situazione degli incassi degli affitti e dei trasferimenti a TerniReti. Con l’occasione – chiosano gli esponenti del Pd - dia anche spiegazioni come sia possibile che a fronte di una situazione finanziaria, che lui definisce disastrosa e bombardata, lui e la sua giunta si portino a casa 430 mila euro l’anno, senza conteggiare oneri previdenziali e rimborsi ai datori di lavoro.  Una cifra che, se tanto vuole guardare al passato, non trova alcun riscontro in nessuna precedente amministrazione”.  

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