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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Rifondazione comunista a congresso: Lorenzo Carletti confermato segretario provinciale di Terni

Trenta delegati oltre all’ex parlamentare europeo Roberto Musacchio: “Vogliamo costruire il polo politico dell’alternativa al partito unico liberale e non ammucchiate fintamente contrapposte"

Rifondazione Comunista ha svolto il suo undicesimo congresso: Lorenzo Carletti riconfermato segretario provinciale di Terni.

La conferenza ha visto la partecipazione di trenta delegati da tutta la provincia e la presenza di numerose rappresentanze del mondo politico, sindacale, associativo e del circuito dell’impegno civico e sociale.

Ai lavori congressuali, iniziati con la relazione politica del segretario uscente Carletti, è seguito un ampio ed articolato dibattito concluso con l’intervento di Roberto Musacchio, già parlamentare europeo del partito della Sinistra europea.

image_6487327-2La riconferma di Carletti, 34 anni, è “un punto di continuità politica di un lavoro che ha visto Rifondazione comunista in questi anni costantemente impegnata nella costruzione di iniziativa politica e di pratica sociale. Un’iniziativa – spiega una nota diffusa dal partito - che continuerà con ancora maggior slancio per dar corso ad una fase di transizione e di rinnovamento entro la fine del 2022”.

“Non sfugge la difficoltà di fase e la marginalità della sinistra comunista e di alternativa. Anche a Terni la frantumazione e la dispersione delle organizzazioni della sinistra rappresenta un limite da superare ed impone a tutti una enorme responsabilità. D’altro canto, la nostra idea politica e la nostra visione di città non è un elemento che in questi anni abbiamo barattato in cambio di qualche postazione privilegiata o logica politicista. La nostra scelta, a partire dal 2014, è stata quella di agire in autonomia prendendo le distanze dal centrosinistra a Terni, giudicando quell’esperienza fallimentare e non riproponibile”.

“La nostra idea – continua ancora la nota di Rc - è quella di lavorare ad una proposta autonoma, culturalmente e politicamente distante da formule che si sono rilevate disastrose, senza però perdere di vista la necessità di proporre percorsi di unità con realtà sociali e politiche alternative al campo liberal-progressista”.

“Faremo del nostro impegno attivo uno strumento per ridestare fiducia e credibilità nella politica e nell’idea concreta di un socialismo del XXI secolo, per un’alternativa sia al populismo sovranista sia al liberismo riformista, due facce del pensiero unico che trovano piena sintesi nel sostegno al Governo Draghi. L’impegno di Rifondazione è costruire il polo politico dell’alternativa al partito unico liberale, costruire la sinistra di classe e del lavoro e non ammucchiate fintamente contrapposte che giocano all’alternanza e poi trovano nel Governo del banchiere Draghi uno spazio di sistemazione e di mutuo riconoscimento con la destra”.

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