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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Consiglieri "morosi", ci sarà la gogna pubblica in assemblea

La conferenza dei capigruppo ha deciso di discutere la presa d'atto dell'istruttoria del segretario e saranno resi noti i nomi dei soggetti coinvolti, tensione nella maggioranza. Ferranti: non c'è niente da nascondere

Fino ad ora solo rumors e indiscrezioni ma nessuna certezza o pezzo di carta ufficiale. Ma già domani e sicuramente venerdì pomeriggio in consiglio comunale saranno resi noti e pubblici i nomi degli undici "morosi" tra consiglieri e assessori la cui presunta situazione di incompatibilità ha paralizzato l'assemblea di palazzo Spada per quasi due settimane. 

La conferenza dei capigruppo che si è riunita questa mattina, infatti, ha votato a maggioranza di inserire al primo punto dell'ordine del giorno la presa d'atto dell'istruttoria sugli undici amministratori coinvolti fatta dal segretario generale del Comune, Giuseppe Aronica. Ma mentre il presidente del Consiglio, Francesco Ferranti, pensava che sarebbe stata soltanto una semplice presa d'atto, il segretario Aronica ha "gelato" la riunione facendo presente che se si voterà sulla sua relazione dovrà mettere a disposizione di tutti i consiglieri gli atti e le documentazioni messi insieme in questi convulsi giorni di lavoro. E quindi, compresi i nomi, finiranno su una delibera che voterà il consiglio comunale e sarà ovviamente pubblica. I nomi peraltro saranno a conoscenza di tutti i consiglieri già da domani per essere visionati e poter preparare l'assemblea di venerdì.

La cosa ha mandato su tutte le furie i capigruppo di Forza Italia, Raffaello Federighi, e quello di Terni civica, Michele Rossi, che non volevano che la cosa venisse votata in Consiglio e hanno abbandonato in maniera polemica la seduta dei capigruppo che poi ha comunque votato la composizione dell'ordine del giorno che sarà completato dall'elezione dei presidenti e vicepresidenti delle commissioni e dalla situazione della commissione per l'edilizia residenziale. 

"La conferenza dei capigruppo - spiega il presidente Francesco Ferranti - ha accolto la mia proposta di convocare d'urgenza il consiglio comunale per poter dare finalmente piena operatività all'assemblea e prendere in esame anche la questione dell'assegnazione delle case popolari. Ho voluto che l'istruttoria del segretario fosse palese, e dopo la quale si aprirà la discussione con un intervento per gruppo, perché ritengo che non ci sia niente da ovattare. Tutti hanno sanato le loro posizioni, chi da pochi euro altri da qualche migliaia". 

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