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Comune di Terni, Fiorini 'sbotta': “Non mi approfitto del gettone di presenza. Ho lasciato la riunione del consiglio”

Il consigliere del Gruppo Misto Emanuele Fiorini: “Vergognoso e scandaloso constatare che questa amministrazione ancora pensa di gestire lo svolgimento del consiglio da remoto con tutte le problematiche inerenti ad audio e collegamento”

“Non mi approfitto del gettone di presenza, per questo ad inizio seduta ho lasciato la riunione in remoto”. Il consigliere del Gruppo Misto Emanuele Fiorini ha deciso di non partecipare alla riunione del consiglio comunale di mercoledì 30 giugno. Il motivo è ben presto spiegato: “Mentre tutta l'Italia è tornata in zona bianca. Mentre tanti italiani sono tornati sui luoghi di lavoro, è vergognoso e scandaloso constatare che questa amministrazione ancora pensa di gestire lo svolgimento del consiglio comunale da remoto, con tutte le problematiche inerenti audio e collegamento”. Il consigliere fa notare che: “È da diverso tempo che sto chiedendo di tornare in presenza (non è il solo ndr) poiché la regione Umbria è in zona bianca dal 7 giugno e l’intera Italia è in zona bianca da lunedì 28 giugno, con il ritorno alla normalità, l’eliminazione del coprifuoco e delle mascherine all’aperto. Visto anche che il consiglio comunale si riunisce una volta a settimana/una volta ogni quindici giorni, non capisco perché si voglia sfuggire ad un confronto diretto e molto più chiaro”.

Ed ancora: “Serve rispetto nei confronti dei cittadini che ci hanno votato per svolgere al meglio il nostro compito e serve rispetto per l’istituzione che rappresenta l’assise. Il consiglio comunale non può essere considerato solo una occasione per prendere il gettone di presenza. Infatti, come già verificatosi durante le sue sedute da remoto, vi è chi era alle prese con i fornelli e chi a svolgere il proprio lavoro”.

Secondo Fiorini: “Il consiglio comunale deve essere un’occasione di confronto costruttivo al fine di prendere le decisioni per il bene comune, ed è proprio questo che la modalità da remoto, con tutte le problematiche che implica, impedisce. Se con tale modalità poteva dirsi giustificato in emergenza, ora che si sta tornando alla normalità mi sembra piuttosto una scelta figlia della volontà di ingessare il confronto, sottraendosi a quello chiaro e diretto. Non si può discutere di questioni importanti con questa modalità, tenuto conto anche del fatto che la Giunta rispetto alle questioni più spinose non si assume più nessuna responsabilità, evita infatti da tempo di votare i relativi atti che approdano in consiglio comunale. In questo modo ogni singolo consigliere si assume la responsabilità delle scelte politiche di altri – conclude - in un contesto dove svolgere le proprie funzioni è tutt'altro che facile”.

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