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Consiglio comunale, passa la linea della Lega: al Carroccio due commissioni

Eletti Francescangeli e Bordoni, una presidenza a FdI. Fuori la lista di Rossi. Scontro sulle incompatibilità tra il presidente Ferranti e Orsini (Pd): "Non potevano non sapere". La Lega: "I nostri esponenti coinvolti non avranno incarichi in assemblea"

Subito scintille in consiglio comunale tra maggioranza e opposizione sul caso delle presunte incompatibilità dei consiglieri e assessori morosi. Dopo il minuto di raccoglimento per il neonato trovato morto nel parcheggio di un supermercato, il presidente Francesco Ferranti ha reso noto gli esiti dell'istruttoria del segretario generale Giuseppe Aronica. "A oggi non sussistono posizioni di incompatibilità", ha detto senza leggere i nomi degli amministratori coinvolti - 9 consiglieri e due assessori - peraltro già resi pubblici in questi ultimi due giorni. 

"Sono stupito - ha subito attaccato il consigliere comunale del Pd, Valdimiro Orsini - perchè il consiglio comunale sta seguendo una procedura tutta sua, anomala e non prevista seguita anche dal segretario comunale. Aronica avrebbe dovuto fare l'istruttoria e trasmetterla al Consiglio che è l'unico organo che può contestare la causa di incompatibilità che va chiarita entro dieci giorni". Il presidente Ferranti ha tolto la parola all'esponente Dem dopo i sessanta secondi regolamentari previsti per l'intervento ed è nato un parapiglia verbale fra i due.  

La Lega: niente incarichi ai consiglieri coinvolti

"Riteniamo che la vicenda non avrà altre conseguenze - ha detto il capogruppo della Lega, Cristiano Ceccotti - oggi tutti consiglieri sono insediati nella dignità del loro ruolo. Rimane certo il problema politico rispetto al cambiamento promesso da questa amministrazione, problema che noi abbiamo risolto negando ogni incarico a tutti i consiglieri coinvolti (Fiorini, Silvani e Santini, ndr), anche per mera dimenticanza. Non è una mancanza di fiducia nè una sanzione, gli stessi consiglieri della Lega si sono resi indisponibili pur sapendo di non avere colpe". Resta il fatto che due assessori coinvolti, una anche della Lega ovvero Valeria Alessandrini, hanno comunque mantenuto l'incarico in Giunta. 

Si è detto "basito dalle dichiarazioni della Lega" di nuovo Orsini. "Il rispetto delle leggi - ha detto - è un principio che va rispettato prima di candidarsi alla guida di una città. La vicenda non nasce perché le persone coinvolte hanno detto volontariamente che avevano cause di incompatibilità ma perché il gruppo del Pd ha chiesto di verificare situazione per situazione. Il quadro che è emerso è gravissimo con consiglieri che avevano avvisi di mora e cartelle esattoriali. Non potevano non sapere e quindi hanno dichiarato il falso". Il consigliere del Pd - che ha già presentato un esposto in procura - ha parlato di "superficialità della maggioranza e del sindaco che ha parlato di veleni mentre qui si vuole solo far rispettare la legge. C'è una questione amministrativa ma c'è anche una questione giudiziaria che riguarda l'operato del segretario e dei consiglieri che hanno dichiarato il falso". Ha rincarato poi la dose il consigliere del M5S, Thomas De Luca, annunciando che chiederà a tutti i colleghi di produrre il casellario giudiziario "perché è doveroso verificare anche altre situazioni dal punto di vista penale".

Dai banchi della maggioranza, da FdI alla Lega passando per Forza Italia, il contrattacco è stato mirato sul pesante debito lasciato dalla passata amministrazione. "Avete portato la città al collasso - ha detto il consigliere del Carroccio, Emanuele Fiorini - il vostro è un atteggiamento vergognoso, non avete altri argomenti e avete trasformato banali situazioni in problemi mentre i problemi della città sono altri". 

Alla fine di un dibattito teso il consiglio comunale ha approvato la presa d'atto della relazione del segretario Aronica con i 19 voti della maggioranza (ma Fiorini non ha partecipato al voto), 10 i contrari (M5S, Pd, e Senso civico), due astenuti (Terni immagina).

Commissioni, passa la linea della Lega: due presidenti al Carroccio

Dopo la votazione il Consiglio è stato sospeso su richiesta del capogruppo di Forza Italia, Federighi, per una riunione di maggioranza. Si devono votare i presidenti delle commissioni e non c'è accordo nel centrodestra sullo schema delle due presidenze alla Lega e una a Fratelli d'Italia che tuttavia avrebbero i voti per fare una forzatura. 

Alla ripresa della seduta il capogruppo della Lega Ceccotti propone per la presidenza della prima commissione consiliare (Urbanistica, PEEP e PAIP, Opere di urbanizzazione primaria e secondaria e opere infrastrutturali manutenzione e arredo urbano, Viabilità, Politiche della mobilità) Sara Francescangeli del Carroccio, mentre il Pd a nome di tutta l'opposizione sceglie Alessandro Gentiletti (Sc) per la vicepresidenza. Con 19 voti la Francescangeli viene eletta presidente della prima commissione, con 11 Gentiletti è il vice. La maggioranza ha dunque votato compatta e quindi l'accordo potrebbe essere stato trovato malgrado il tentativo last minute, blando per la verità, di Forza Italia di far modificare lo schema. Alla votazione è assente il consigliere di Terni civica, Michele Rossi, che aveva già anticipato che per motivi familiari non avrebbe potuto garantire la presenza per tutta la seduta.  

Per la guida della seconda commissione (Gestione servizi sul territorio, Politiche sociali, Istruzione pubblica, Politiche culturali, Università e formazione turismo e sport, Sanità e politiche ambientali) ancora Ceccotti propone a nome del centrodestra il consigliere di FdI, Orlando Masselli, De Luca per l'opposizione fa il nome di Francesco Filipponi (Pd) per la vicepresidenza. Masselli viene eletto con 18 voti, 12 schede per Filipponi. Si è allontanata, sempre per motivi personali, la consigliera della Lega Musacchi. 

Per la terza commissione (Bilancio e programmazione economica, Finanze – Tributi – Patrimonio, Istituti di partecipazione, Politiche organizzative, Istituzioni, Aziende speciali, Partecipazioni societarie, Commercio, Sviluppo economico, Politiche del lavoro) il centrodestra propone Leonardo Bordoni (Lega) mentre l'opposizione sceglie Federico Pasculli (M5S). Passa la linea della Lega che sin dall'inizio aveva imposto di avere due presidenze. Fuori ancora una volta dagli incarichi la lista civica di Michele Rossi , a mani vuote anche FI. Anche in questa tornata 18 voti per Bordoni, 12 per Pasculli. 

Per la quarta commissione di controllo e garanzia, la cui presidenza è tradizionalmente affidata all'opposizione, viene indicato il nome di Thomas De Luca. Il consigliere pentastellato ottiene 28 voti, due schede bianche. La maggioranza indica ancora una consigliera della Lega, Paola Pincardini, per la vicepresidenza, che ottiene 27 voti e tre schede bianche. 

Case popolari, la commissione per le assegnazioni può ripartire

Lucia Dominici (Forza Italia) e Tiziana De Angelis (Pd) sono i due nomi eletti dal consiglio comunale quali rappresentanti nella commissione per l'assegnazione degli alloggi popolari che potrà così presto ripartire per rispondere alle esigenze di molti ternani. Membri supplenti nominati Paolo Angeletti (Terni Immagina) per l'opposizione e Anna Maria Leonelli (Lega) per la maggioranza. 

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