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Il Comune di Terni mette in vendita l’area dello Staino, Rossi (Terni civica): no a nuovi spazi commerciali

Maratona bilancio in consiglio comunale, presentati oltre 70 emendamenti. Filipponi (Pd): più soldi per il trasporto disabili e per fronteggiare l’emergenza casa

La maratona per l’approvazione del bilancio di previsione 2019 del Comune di Terni si corre martedì e mercoledì. All’ordine del giorno del consiglio comunale anche la discussione sul Documento unico di programmazione 2019-2023. E oltre 70 emendamenti.

Undici vertono sul bilancio e sono tutti a firma congiunta del capogruppo del M5S, Luca Simonetti, e di quello del Pd, Francesco Filipponi. Sessantotto riguardano invece il Dup e sono stati presentati per la stragrande maggioranza dai 5 Stelle, 3 dal Pd, 1 Terni civica e uno dalla giunta comunale.  Con il suo emendamento, Michele Rossi (Terni civica) chiede che l’area di vocabolo Staino di proprietà comunale sia alienata non con una destinazione commerciale (6.500 metri quadri di vendita) ma come area destinata a servizi comuni.

La giunta invece va a modificare il piano delle opere pubbliche allegato al Dup. Il nuovo piano differisce, in sintesi, da quello precedente per quattro punti: previsto nel 2020 mutuo di 500 mila euro per il nuovo archivio comunale; eliminati due milioni di mutui propri per il cofinanziamento del Palazzetto dello Sport allo Stadio a fronte di un’entrata, ripartita in tre anni, di 2 milioni derivante dall’intervento della Fondazione Carit; eliminazione del finanziamento per il cimitero centrale in quanto è previsto il ricorso al project financing; mutuo di 214 mila euro per il cofinanziamento dell’adeguamento antisismico della scuola di Cardeto a vocabolo Fiori.

“Ogni misura di modifica – dichiara l’assessore ai lavori pubblici, Enrico Melasecche -  ha una sua logica.  Quella del palazzetto riporta in realtà una ipotesi in itinere, che non era possibile contabilizzare precedentemente, in quanto la Fondazione non aveva ancora formalizzato l’intervento. Per il cimitero urgenza di un piano che affronti una richiesta inevasa di tremila loculi e che eviti il consumo di nuovo suolo. Previsto infatti un impianto di cremazione. Un progetto da vent’anni rimasto inevaso e che vede ora la necessità, data la drammatica situazione finanziaria del comune dissestato, di impegnare capitali privati. L’archivio: si va a realizzare in area di proprietà del Comune un capannone che consenta la custodia del materiale oggi custodito in maniera non opportuna a Palazzo Spada, nella ex scuola media di Piediluco e nel’ex Dicat. A questo è collegato un progetto di de materializzazione dei documenti cartacei”.

Per quanto riguarda gli emendamenti al bilancio, Francesco Filipponi sottolinea di voler “chiamare l’amministrazione comunale alle sue responsabilità. Iniziando dalle dichiarazioni sbandierate in questi mesi dall’assessore al Welfare che sostiene di aver risparmiato 170mila euro per il trasporto dei disabili. Ebbene, gli emendamenti puntano a destinare quei presunti risparmi ugualmente ai servizi per le persone disabili, iniziando ad aumentare il valore dei vaucher perché è chiaro che con poco più di 100 euro le famiglie non possono garantire nessuna mobilità alla persona che hanno a carico. Non molliamo neanche sui costi della politica. Sulla passata amministrazione sono state riversate valanghe d’accuse, ma quantomeno un pregio lo aveva: in materia di stipendi a sindaco e assessori costavano al contribuente meno della metà. Infine il presidente del consiglio comunale sostiene di aver risparmiato 80mila euro, noi chiediamo che quei soldi siano destinati al diritto alla casa”.

Filipponi interviene anche sugli emendamenti al Dup: “Chiediamo di cancellare cose assurde, come i militari per le strade di Terni. La nostra città ha bisogno di ritrovare, grazie al lavoro congiunto di forze dell’ordine, magistratura, prevenzione sociale, la sua dimensione più autentica. L’assetto da guerra per gettare fumo negli occhi lasciamolo ad altre realtà”.

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