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Consiglio aperto su Ast, Tesei: nessuno mi ha invitato, altrimenti avrei partecipato. La replica dell'opposizione

In una nota di Palazzo Donini, la presidente risponde alle accuse relative alla “assenza” della Regione dall’assemblea di Palazzo Spada: “Seguo da tempo e con grande attenzione la vicenda delle Acciaierie di Terni”

Durante il consiglio comunale aperto di ieri, 3 marzo, su Ast Terni, è stata in più occasioni evocata la “assenza della Regione”. L’assessore allo sviluppo economico di Palazzo Donini, Michele Fioroni, aveva fatto recapitare una lettera all’ufficio di presidenza di Palazzo Spada con la quale si specificava che la sua assenza era dovuta a “precedenti impegni istituzionali”.

A sollevare la questione è stato per primo il presidente di Confcommercio Terni, Stefano Lupi, che nel suo intervento aveva stigmatizzato il fatto che all’assemblea convocata per discutere il presente e il futuro delle Acciaierie non ci fosse nessuno in rappresentanza di Palazzo Donini e che l’assessore Fioroni non avesse inviato nessuno (“un dirigente o un suo delegato”) in sua rappresentanza.

Prendendo la parola, la presidente della Provincia di Terni, Laura Pernazza, aveva in qualche modo rassicurato i presenti del fatto che, pur a fronte di una assenza giustificata, la Regione era comunque attenta all’evoluzione delle vicende di viale Brin.

“La Regione c’è”, ha detto invece il consigliere del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, nel suo intervento. “Anche se rappresentata dall’opposizione, ma c’è”.

Oggi arriva una nota diffusa da Palazzo Donini con la quale si spiega che “in merito al consiglio aperto del Comune di Terni, in programma ieri 3 marzo, la presidenza della Regione Umbria, precisa di non aver mai ricevuto alcun invito a partecipare, altrimenti sarebbe stata ben lieta di essere presente all’incontro in questione”.

Nella stessa nota, la presidente Donatella Tesei precisa ancora di seguire “da tempo e con grande attenzione l’andamento della situazione Ast di Terni” e di essere “in costante contatto con il ministero dello sviluppo economico e con i vertici della nuova proprietà Arvedi”.

La risposta dell'opposizione

La replica dell’opposizione: “Come forze di minoranza - sostengono in una nota congiunta i consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle, di Senso Civico, del Pd e di Terni Immagina - riteniamo un grave strappo nei confronti della città l'assenza al consiglio comunale aperto su Ast, della governatrice Tesei e dell'assessore regionale allo sviluppo economico Fioroni. Riteniamo ancora più gravi, per non dire vergognose, le scuse addotte dalla presidente della Regione che è arrivata a mentire pubblicamente in queste ore sostenendo di non essere mai stata invitata alla seduta del consiglio comunale aperta. 
Alla presidente Tesei le ricordiamo la lettera di invito del 7 febbraio 2022, protocollo 002064, firmata digitalmente dal presidente del consiglio comunale di Terni”.

Ed ancora: “Alla presidente rammentiamo che l'evento era noto da più di un mese, tant'è che chi ha voluto aderire lo ha fatto tranquillamente. Curioso che proprio il giorno prima l'assessore Fioroni fosse presente su radio Capital a dispensare pillole di fantageopolitica sul conflitto tra Russia e Ucraina e poi non abbia trovato 5 minuti per la città di Terni ed Ast. È la prima volta che ad un evento del genere si registra la mancata partecipazione degli esponenti della massima assise regionale. Non è bastata di certo la presenza tardiva dell'assessore alle infrastrutture Melasecche a ricucire questo strappo con la città”.

Secondo i consiglieri: “Una figuraccia anche nei confronti della nuova proprietà che nelle vesti del dottor Castano, che con grande attenzione ed empatia verso le istruzioni cittadine ha partecipato alla seduta.
Nel suo intervento a nome dell'azienda Castano ha toccato punti importanti, confermando in parte alcune delle indiscrezioni di stampa uscire in questi giorni. Da sottolineare i passaggi relativi alla transizione energetica e la necessità di coniugare sviluppo economico, livelli occupazionali e tutela di salute e ambiente”.

I consiglieri aggiungono: “In attesa del piano industriale, vogliamo sperare che quello tra Terni ed Arvedi possa essere un connubio vincente, nella consapevolezza che la crescita di questo gruppo su scala globale possa passare per il potenziamento ed il rilancio di un polo siderurgico che è ancora ricco di competenze, ma che purtroppo è stato desertificato e smantellato per anni. A pesare non è solo la perdita di intere linee produttive avvenuta vertenza dopo vertenza, ma anche l'assenza di investimenti per il rinnovo tecnologico degli asset ancora produttivi".

"Sottolineiamo come il contributo dato dalle forze sindacali e dalle associazioni di categoria a questo dibattito sia stato come sempre di grandissimo livello. Garantendo con l'usuale concretezza di fermare i voli pindarici e gli slogan, in attesa degli impegni concreti che verranno presi nelle sedi e nei tavoli ufficiali dalla nuova proprietà e dalle istituzioni. Ringraziamo per l'attenzione gli esponenti regionali, parlamentari ed europarlamentari del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico per aver voluto dare il loro contributo. Siamo orgogliosi – concludono - di aver portato con la nostra richiesta di discussione una vicenda costì importante nella massima assise cittadina". 

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