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Consorzi di bonifica della acque: De Luca (M5Stelle) chiede più equità nei criteri di tassazione

Il consigliere regionale pentastellato ha presentato una interrogazione alla giunta regionale per fare luce sui diversi criteri di tassazione. Nella provincia di Terni 33 comuni su 33 pagano. In quella perugina 16 su 59.

Dopo la richiesta di abolizione della tassa di bonifica Tevere-Nera proposta dal consigliere regionale della Lega ed ex sindaco di Attigliano, Daniele Nicchi, arriva l'interrogazione del consigliere reginale De Luca (Movimento5Stelle) che vuole far chiarezza sui criteri di applicazione dei balzelli per la tutela idrogeologica. 

"Il Movimento 5 Stelle - scrive De Luca in una nota - chiede in un'interrogazione a risposta orale su come mai non vengano applicati criteri di uniformità su tutto il territorio regionale in materia di tributi legati alla bonifica del territorio. E se la giunta regionale abbia o meno intenzione di porre fine all'iniquità fiscale in materia di bonifica, sicurezza idraulica e manutenzione del territorio".

De Luca fra presente che "nella provincia di Terni 33 comuni su 33 pagano la tassa, mentre nella provincia di Perugia sono soltanto 16 su 59. Così viene meno il criterio sacrosanto dell'uguaglianza di tutti i cittadini. La Regione promuove e organizza la bonifica come attività di rilevanza pubblica per garantire la sicurezza idraulica e la manutenzione del territorio. Ma di fatto le tasse dei consorzi di bonifica sono un balzello imposto solo in alcune fasce di territorio, inspiegabilmente penalizzate rispetto ad altre esentate dal pagamento".

"Nel territorio della Regione Umbria - prosegue - operano il Consorzio di Bonifica Tevere-Nera, il Consorzio di Bonificazione Umbra e il Consorzio Val di Chiana Romana Val di Paglia. Ma nei territorio dove non operano i consorzi, le stesse funzioni sono esercitate da particolari Enti della Regione le cui spese di funzionamento ricadono nella fiscalità generale. Nonostante le riforme degli ultimi anni, sono molteplici gli enti che si occupano di tutela del territorio, di fatto sovrapponendosi".

Infine l'auspicio che "che si proceda a una profonda modifica della Legge 30/2004 in modo che sia la fiscalità generale a farsi carico, uniformemente in tutta l'Umbria, delle materie in questione, preservando e tutelando le professionalità inserite nei Consorzi di Bonifica, il cui ruolo essenziale va sicuramente riconosciuto".
 

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