rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Terni, Monia Santini: “Tutti si riempiono la bocca della Consulta giovanile. Tre anni fa nessuno sapeva di cosa stessi parlando”

La presidente dell’organo dedicato ai giovani: “Alla proposta fatta è seguito un lavoro di grande ricerca sempre della sottoscritta andando a cercare le consulte giovanili di tutta Italia”

Una lettera aperta quella diffusa dalla presidente della Consulta giovanile Monia Santini. La pubblichiamo.

“Quando circa tre anni fa ormai la sottoscritta Monia Santini si presentò all’allora Assessore delle Politiche Giovanili con la proposta, la mia, di creare una consulta giovanile, nessuno e sottolineo nessuno sapeva di che cosa stessi parlando. Giuro. Se non qualche sparuto componente dell’ufficio tecnico delle politiche giovanili stesse che anni prima aveva provato a parlarne alle precedenti amministrazioni, completamente inascoltato. Alla proposta fatta è seguito un lavoro di grande ricerca sempre della sottoscritta andando a cercare le consulte giovanili di tutta Italia, dei loro regolamenti, delle loro iniziative, tutta Italia tranne la nostra amata Umbria, perché in Umbria, ovvero soprattutto nella provincia di Terni non è mai esistita una Consulta giovanile

Il lavoro da me portato a termine, come era giusto fare, venne per così dire ripulito dagli uffici e poi ha subito un iter burocratico estremamente tumultuoso perché probabilmente nessuno percepiva l’importanza ma soprattutto l’urgenza di questo organo, nessuno ovviamente tranne la sottoscritta. L’assessore nel frattempo dopo ben quasi due anni era cambiato e sempre la sottoscritta, senza mai demordere o mollare la presa, è tornata alla carica per far sì che il progetto consulta potesse avere una veste tale da essere sottoposto al vaglio del Consiglio Comunale.

Arrivando ai nostri giorni, dopo ben due anni e mezzo o forse qualcosa in più, di tiritera e di rimbalzi tra un ufficio e una scrivania e l’altra, la Consulta Giovanile viene ufficialmente creata e il Sindaco, come previsto dal regolamento, forse anche perché magari un pizzico ha pensato me lo fossi meritato o forse perché allora a nessuno interessava minimamente la carica, delega a me mandato di ricoprire l’incarico di Presidente.

Nessuno, sottolineo nessuno, di tutti quelli che adesso si riempiono la bocca con il nome di questo organo, nessuna amministrazione di sinistra precedente all’attuale ha mai pensato neanche lontanamente di creare una consulta giovanile. Adesso tutti si fanno grossi affermando che questo qualcosa da loro mai minimamente preso in considerazione debba essere rafforzata, che i giovani devono venire eletti all’interno delle istituzioni. Dove erano i vari candidati a Sindaco del centro sinistra – qualcuno anche consigliere comunale in carica - e le liste che li appoggiano, dove erano o più anni fa, tutti i candidati al Consiglio Comunale di oggi che parlano tanto di giovani quando i nostri giovani erano completamente buttati nel dimenticatoio?.

Dove erano gli assessori ma anche i consiglieri di opposizione attuali candidati quasi tutti alle prossime elezioni che oggi fanno la ruota come i pavoni nel prendersi meriti che dovrebbero sapere di non avere, quando la sottoscritta, guadagnandosi la fiducia di un’assemblea perlopiù inizialmente avversa perché evidentemente di credo politico opposto, ha cominciato a muovere i primi passi con tutti quei ragazzi, inizialmente ben trentacinque, aiutandoli ad organizzare il proprio lavoro interno, facendoli muovere da subito come se appartenessero ad un vero e proprio consiglio comunale per far sì che prendessero dimestichezza con mezzi che un giorno avrebbero potuto utilizzare, stimolandoli a creare un regolamento proprio su cui basare il lavoro dei gruppi tematici, stimolandoli a creare un gruppo che seguisse la comunicazione e ad avere dei social propri da seguire per divulgare idee progetti e tutto quello che avessero voluto, promuovendo la creazione di un logo identificativo della consulta stessa perché divenisse riconoscibile ai più?.

Dove erano tutte queste persone che mai mi nominano volutamente a proposito della consulta, quando io grazie alla collaborazione dell’ufficio patrimonio e delle politiche giovanili, ho fatto sì che i ragazzi potessero avere una sede tra l’altro bellissima, un posto dove potersi degnamente ritrovare e lavorare; dove erano quando la sottoscritta faceva nottata per produrre comunicati stampa sulle iniziative della consulta, su tutto il loro mondo, per farli conoscere ai più e finalmente per farli prendere in considerazione? Dove, ditemi?.

Non saprei dire se questo modo di fare privo di valori, privo di riconoscimento del merito, carico di appropriazione indebita del merito stesso, se questo, passatemi il termine dialettale, “porettume” generale sia proprio solo del mondo della politica soprattutto sotto campagna elettorale. Tuttavia un consiglio mi sento di dare a tutti nessuno escluso: crescete cari signori e care signore, maturate un pochino che questi mezzucci possono essere scusati al massimo ai bimbi dell’asilo, non certo a persone adulte, in alcuni casi più che adulte, che ambiscono a governare una città, e non un asilo nido. In bocca al lupo a tutta la città dove viviamo, ne abbiamo proprio bisogno”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Terni, Monia Santini: “Tutti si riempiono la bocca della Consulta giovanile. Tre anni fa nessuno sapeva di cosa stessi parlando”

TerniToday è in caricamento