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Politica

La dura vita del consigliere comunale ternano: “Compenso esiguo e notevoli responsabilità”

Curiosità, responsabilità, compenso medio e partecipazione all’attività politica: “Più che passione ed un pizzico di narcisismo che professione”

Politica equivale a passione, più che professione. Ne sanno qualcosa i consiglieri comunali di Terni i quali sono soggetti ad un compenso diverso dai ‘colleghi’ presenti in giunta o meglio in regione e parlamento. E’ la ‘dura’ vita di chi ha deciso di mettere a disposizione le proprie capacità al servizio dei cittadini. “Attaccati alla poltrona” è una delle frasi maggiormente in trend, una sorta di loop esteso anche ai politici nostrani. Di certo, se l’attaccamento lo si vuol equiparare a retribuzione, probabilmente - almeno in questo caso - la strada intrapresa non è quella corretta

Attività del consigliere comunale

Abbiamo intervistato uno dei due trentadue consiglieri comunali che ci ha spiegato, in forma anonima, come si svolge l’attività politica: “Dipende dal tipo di giornata. Ci possono essere all’interno le commissioni o magari una seduta di consiglio. Inoltre altre a carattere istituzionali e di dialogo con i cittadini. In tale eventualità le segnalazioni arrivano sempre e riguardano problematiche di quartiere, scuola, welfare, servizi, promesse non mantenute formulate durante la campagna elettorale. Le modalità? Telefonate, mail, qualcuno anche fermandoti per strada può sottoporti qualche criticità”. Tornando sull’aspetto prettamente organizzativo: “Le commissioni sono quattro, dalla durata di due o tre ore ciascuna, ed il consiglio comunale è convocato quasi tutte le settimane. Ci sono gli atti amministrativi che la giunta propone e gli atti politici di indirizzo sui quali la commissione esprime il parere. Tra gli altri adempimenti previsti oltre all’attività di partecipazione, c’è la predisposizione di atti indirizzo, interrogazioni, propone e delibere. Infine il consigliere se ha dato la disponibilità celebra matrimoni”.

Compenso del consigliere comunale

Il compenso è esiguo, mettendo in chiaro che non mi sto lamentando” Di questi tempi è doverosa la precisazione onde evitare di scatenare odiatori seriali sui social. “La politica è una passione prima di tutto ed il compenso è di poche centinaia di euro. Le uniche attività pagate a gettone sono commissioni e consiglio”. C’è però da aggiungere che: “Al momento del voto si è responsabili qualora si cagiona danni a terzi. Responsabilità di natura contabile, penale e civile. Naturalmente coloro che deliberato a favore dopo aver partecipato alla votazione. Tutto ciò si verifica se un atto è illegittimo”. Attaccati alla poltrona a chi?: “Essendo un ruolo pubblico ci si tiene in particolar modo ma non per ragioni economiche. Magari chi è privo di occupazione può essere interessato anche sotto il punto di vista retributivo”

Rapporto e trasformismo

“Umanamente c’è un buon rapporto tranne qualche momento di tensione. Su determinati argomenti c’è anche convergenza tra maggioranza ed opposizione”. Tuttavia, a causa delle vicissitudini accadute tra agosto ed ottobre: “C’è stato un periodo di rallentamento nella convocazione delle sedute, anche i cittadini se ne sono accorti”. Non poteva mancare l’ultima domanda sui continui cambi di casacca in seno all’assemblea comunale: “All’esterno non può che essere recepito male, non è compreso. Naturalmente si è liberi di poterlo fare ma è anche sbagliato utilizzare i partiti come taxi. Opportunismo e mancata affidabilità, è questo che trapela a livello comunicativo. Si racconta male anche se i consiglieri comunali vengono eletti con le preferenze” 

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