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Elezioni, la svolta di Luca Simonetti: “Attingere appieno dalla vera ternanità lasciando la città per vivere in luoghi incontaminati”

Il Consigliere comunale del Movimento cinque stelle: “Da circa sette anni ho lasciato la città per trasferirmi a Castiglioni di Pracchia, allargando in modo esponenziale il bagaglio di conoscenze ed esperienze”

Una svolta che ha cambiato la vita di tutta la famiglia. Correva il 2008 quando Luca Simonetti decise di acquistare un’abitazione, inizialmente per riqualificarla ed attivare un progetto imprenditoriale, in località Castiglioni di Pracchia, a circa seicento metri di altitudine. Successivamente è scattata una scintilla e da lì un percorso diverso, completamente differente che lo ha portato, insieme alla moglie ed i due figli, a risiedere in una zona periferica.

Alla nostra redazione di www.ternitoday.it racconta come è stata ponderata tale scelta ed i benefici che ha riscontrato: “La Valserra mi ha conquistato. Inizialmente infatti l’idea era quella di acquistare il luogo per rimetterlo a posto e rivenderlo. Tuttavia le questioni ambientali hanno portato a tutelare la salute dei miei figli, allora piuttosto piccini. La qualità della vita, i rapporti con le persone sono completamente diversi. È come collegare la quotidianità al cordone ombelicale delle generazioni precedenti dei nonni, ritrovando lo spirito di comunità, la condivisione di spazi, valori. Una decisione al contrario, sotto certi punti di vista: vendere la casa a Terni per percorrere una strada completamente nuova. Dallo spirito imprenditoriale poi è stato possibile ritagliarsi delle passioni, aprire un bagaglio di conoscenze, esperienze, tradizioni che difficilmente sono percepibili e riscontrabili in città e godere di luoghi incontaminati. Attingere perciò alla vera ternanità, nei rapporti con le singole persone”.

Un archivio digitale prezioso da custodire e preservare: “Il patrimonio conservato in quei posti non è andato disperso. La tradizione, i contenuti di marketing territoriale che, ad esempio, tanti turisti cercano andando a risalire ai singoli ingredienti per i prodotti tipici”. Dal 2008 sono trascorsi ulteriori anni prima del trasferimento avvenuto circa sette anni fa. In precedenza Luca Simonetti aveva anche avviato due attività di ristorazione: “Il pallino di dar vita a delle start-up per poi rivenderle, una volta entrate a sistema. È così è andato con quei due locali ternani che stavano andando molto bene. E tutto ciò si ricollega a piatti, ricette proposte e messe in archivio”.

I bimbi sono cresciuti e Luca Simonetti traccia un bilancio di questi anni trascorsi al di fuori del capoluogo: “I ragazzi hanno acquisito competenze e conoscere che altri coetanei non hanno. Una vittoria per me e mia moglie perché potranno magari scegliere di andare a vivere fuori portando sempre un’esperienza unica. Ottenere qualcosa senza faticare è impossibile. La nostra vita è migliorata, soprattutto se penso alla qualità con Terni. Getta un pochino di sconforto la mancanza di anticorpi detenuti, rispetto alle tipologie di messaggi che vengono lanciati”.

Dapprima impegnato nel volontariato, seguendo persone con disabilità per poi diventare obiettore di coscienza e lavorare nel sociale: “Sono stato responsabile di strutture psichiatriche, lavorando nella psichiatria legata ai migranti, avendo particolare attenzione alle politiche giovanili. Negli ultimi anni ho constatato una serie di errori commessi, su temi particolarmente cari, dalle varie amministrazioni susseguitesi. Pertanto la scelta di seguire il Movimento cinque stelle è stata dettata principalmente da ciò. Una forza con cinque capisaldi, cinque tempi portanti. Ad esempio gli uffici delle politiche sociali erano più intenti a gestire bandi piuttosto a tracciare una road map in una città che stava attraversando una crisi post industriale-occupazionale. Alcuni ragazzi che seguivo nella comunità, nei vari percorsi istituzionali, non riuscivano ad avere risposte concrete, rispetto alle proprie esigenze. E proprio nel 2008 – anno di svolta anche politica – ho iniziato a seguire le attività del Movimento”.

La decisione di ricandidarsi: “Ho preso un impegno è giusto portarlo avanti, soprattutto per spirito di servizio e lealtà nei confronti di tutti gli altri componenti. In questi cinque anni l’opposizione si è dimostrata unita. Tuttavia non far gestire il percorso elettorale ai protagonisti di questa esperienza non è stata una nostra scelta. Avevamo trovato un punto di unione e da lì era necessario ripartire”. Infine un messaggio rivolto agli elettori: “E’ importante avere l’umiltà di approfondire le questioni, accertarsi di cosa è accaduto e poter esprimere un giudizio, in base al dibattito politico emerso negli ultimi anni”.

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