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Politica

Elezioni politiche, chi vince e chi perde a Terni: i numeri delle urne e il confronto con gli anni precedenti

Fratelli d’Italia incassa le circa 12mila preferenze lasciate per strada da Lega e Forza Italia dal 2018 ad oggi. Meno diecimila per il Movimento, Pd più “povero” di 3mila voti. L’incognita terzo polo e il buco nero dell’astensione

Il centrodestra ha vinto le ultime elezioni politiche. Questo è il dato di fatto. Ma non tutti i partiti della coalizione hanno “vinto” allo stesso modo. C’è chi brinda e chi si lecca le ferite. Qualcuno, oltre ai dati usciti dalle urne di domenica scorsa, ha messo in filigrana anche altri numeri. Andando a vedere cosa e come è cambiato l’equilibro delle forze politiche a Terni. Che finiti gli scrutini, ricomincia la sua campagna elettorale.

A primavera 2023 si vota per il rinnovo del consiglio comunale e la base di partenza – adesso, probabilmente – sono i risultati del 25 settembre. Che descrivono però un percorso, “politicamente” noto e ora avvalorato dalle cifre. Queste.

Fratelli d’Italia guadagna circa 12mila voti dalle ultime elezioni comunali ad oggi e schizza al 30%, leader della eventuale coalizione di centrodestra.

Più o meno diecimila sono i voti lasciati per strada dalla Lega che passa dagli oltre 14mila delle Amministrative (+3mila rispetto alle Politiche dello stesso anno) a poco più di 4mila di oggi.

La flessione per Forza Italia si vede nettamente fra Politiche e Comunali 2018: meno 3mila in un paio di mesi e più di un migliaio di preferenze perse dalle amministrative ad oggi.

Lo “spostamento” dei voti è di fatto un riequilibrio dentro al centrodestra con Fd’I che si prende lo scettro.

Parabola al contrario per il Movimento 5 Stelle: i voti alle politiche 2018 furono oltre 18mila, scesi a 15mila per Thomas De Luca (secondo turno) delle Amministrative fino alle 7mila delle ultime elezioni: meno diecimila.

Capitolo centrosinistra. I 13mila voti incassati alle politiche 2018 dal Partito democratico sono scesi a poco più di 6mila per le Comunali e risaliti a diecimila domenica: il conto fa comunque meno 3mila. Dentro il campo più o meno largo della coalizione c'è +Europa che scende da 1.200 voti del 2018 ai mille delle ultime urne.

I circa 3.600 consensi per il terzo polo (Azione-Italia Viva-Calenda) hanno in parte assorbito la “fuga” da altri schieramenti, in primis Pd e Forza Italia. Ma c’è da tenere in considerazione un ulteriore elemento.

Domenica scorsa erano chiamati alle urne a Terni 82mila elettori, i votanti sono stati 54.614 (1.344 le schede nulle, 605 le bianche e 4 quelle contestate) per una affluenza del 66,32%. Cinque anni prima, su 84mila elettori, andarono a votare in più di 63mila. Meno tredicimila.

E non è vera la convinzione che l’elezione del sindaco “tiri” di più. Alle Comunali di cinque anni fa votarono in 53mila, l’affluenza non arrivò al 60%. Ecco dove si “nascondono” i voti che mancano all’appello.

Il confronto tra le ultime elezioni

25 settembre 2022 | I dati sono riferiti alla camera dei deputati

Raffaele Nevi 23.608 (44,83%)

Fratelli d’Italia 15.168 (30,01%); Lega 4.098 (8,11%); Forza Italia 3.346 (6,62%).

Francesco De Rebotti 13.952 (26,49%)

Pd 10.187 (20,16%), Verdi-Sinistra 1.666 (3,30%); +Europa 1.062 (2,1%)

Ilaria Gabrielli 7.651 (14,53%)

Movimento 5 Stelle 7.408 (14,66%).

Franco Raimondo Barbabella 3.790 (7,2%)

Azione-Italia Viva-Calenda 3.654 (7,23%).

Politiche 4 marzo 2018 | I dati sono riferiti alla camera dei deputati

84.412 elettori, 63.827 votanti; 485 schede bianche, 1.508 invalide

Raffaele Nevi 22.216 voti (35,65%)

Lega 11.056 (18,71%); Forza Italia 7.218 (12,21%); Fratelli d’Italia 2.970 (5,03%).

Movimento 5 Stelle (Lucio Riccetti era il candidato) 17.624 (29,82%) e in complesso 18.987 (30,47%).

Cesare Damiano 15.283 (24,52%)

Pd 13.140 (22,24%), +Europa 1.200 (2,03%)

Terni, comunali 10 giugno 2018

Primo turno: elettori 89.178, votanti 53.011 (affluenza 59,44%).

Secondo turno: votanti 42.351 (47,49%).

Leonardo Latini 25.531, 49,23% (era al 63,42% al primo turno)

Lega 14.667 (29,1%), Forza Italia 4.667 (9,26%), Fratelli d’Italia 3.194 (6,34%). In coalizione c’erano anche Terni civica (1.295, 2,57%) e Popolo della famiglia (748, 1,48%).

Thomas De Luca, (Movimento 5 Stelle) 15.106, 36,58% (era al 25,04% al primo turno).

Paolo Angeletti 7.776, 14,99%

Pd 6.336, 12,57%. In coalizione c’era Terni Immagina, 1.672 per il 3,32%.

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