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Elezioni regionali, chi se la ride e chi meno a Terni dopo le consultazioni

I risultati elettorali mostrano un incremento dei consensi di Fratelli d’Italia che diventa il terzo partito della provincia. In netta discesa Movimento cinque stelle ma anche Partito Democratico

C’è chi stappa lo spumante e brinda ad una vittoria piuttosto evidente e chi si lecca le ferite e dovrà pensare ad una riorganizzazione interna per poter tornare a competere. È il gioco delle parti di ogni singola consultazione anche se, come spesso succede, è piuttosto difficile trovare un partito che ammetta una sconfitta vera e propria. In questo caso però i dati sono così emblematici tanto che è inutile nascondersi dietro ad un dito. La Lega si conferma in tutta la provincia ed avanza anche in quei territori dove aveva trovato le ultime ‘resistenze’, vedi Narni. Clamoroso il successo di Fratelli d’Italia, partito che raggiunge la doppia cifra di consensi un po' ovunque e la sfiora in città raggiungendo quota 9,77%. Dalla parte opposta il Partito democratico prosegue l’erosione di consensi mentre è evidente il crollo del Movimento 5 Stelle. Di sicuro non ride la parte ternana di Forza Italia, rimasta fuori dalla distribuzione dei consiglieri regionali. Infine ci si aspettava sicuramente qualcosa di più, quantomeno arrivare alla soglia minima, dalle liste civiche di Claudio Ricci

Chi festeggia e chi meno

A Terni e provincia ci sono due donne che possono davvero guardare con enorme soddisfazione questa consultazione elettorale. Si tratta di Valeria Alessandrini (Lega) ed Eleonora Pace (Fratelli d’Italia) regine delle rispettive liste con 4.646 e 2.797 preferenze conquistate in provincia. Premiata la campagna elettorale di Daniele Carissimi che si è impegnato su più fronti (social, dibattiti, convegni, incontri face to face tra la gente) ed alla fine è riuscito a strappare il pass per Palazzo Cesaroni. Ci sono poi il sindaco di Attigliano Daniele Nicchi, l’assessore uscente Fabio Paparelli e Paola Agabiti Urbani, rappresentante del territorio della Valnerina ma ternana di nascita.

Particolare il caso del Movimento 5 Stelle, sonoramente respinto da questa tornata. Alla fine il solo Thomas De Luca lascerà i banchi dell’opposizione comunale per salire in quelli della regionale. Tuttavia, si nota come la ‘combo’ con Angelica Trenta abbia funzionato appieno in tutto il territorio ternano. Sono 10.173 i voti assegnati ai pentastellati: di questi, ben quasi 4.000 raccolti da entrambi (2.187 e 1.728 nello specifico). Per un pugno di consensi Enrico Melasecche non è riuscito ad entrare nonostante abbia portato 3.570 preferenze alla causa del Carroccio. Un pizzico di delusione per l’assessore ai lavori pubblici così come per Emanuele Fiorini, che non è riuscito a bissare l’affermazione di quattro anni fa, dopo il passaggio dalla Lega a Fratelli d’Italia. Delusione, come già anticipato, anche in Forza Italia nonostante l’ottimo risultato del sindaco di Amelia Laura Pernazza classificatasi al secondo posto dietro Roberto Morroni. Non avrà rappresentanti del territorio provinciale e le ripercussioni interne potrebbero emergere a breve. 

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