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La Uil Fpl conquista Palazzo Spada: giù Cgil e Cisl, “dimezzati” gli autonomi

Il sindacato raggiunge quasi il 60% di rappresentatività fra i 679 dipendenti del Comune di Terni, Venturi: i lavoratori hanno punito i costanti attacchi demagogici degli altri sindacati

La Uil Fpl conquista Palazzo Spada. Il sindacato ha infatti superato quota 56% in quanto a rappresentatività fra i dipendenti del Comune di Terni.

Dal 47,44 % di due anni fa la Uil, nell’ente locale più grande della provincia con i suoi 679 dipendenti del comparto, sbalza al 56,76 % con un aumento di quasi il 10%. Scendono invece tutte le altre organizzazioni sindacali: la Cgil dal 24,93 % scende al 21,20 % mentre la Cisl scende dal 16,46% al 15,83%. Dimezzato il sindacato autonomo che passa dall’11,1 % al 6,1%.

“Soddisfazione” viene espressa dal segretario generale Uil Fpl Gino Venturi che da una parte sottolinea come “i lavoratori abbiano così punito i costanti attacchi demagogici delle altre sigle sindacali alla Uil Fpl del Comune che invece si consolida sempre di più come l’unico punto di riferimento”.

“Una garanzia – dice Venturi - in una situazione particolarmente difficile che ha visto i dipendenti del Comune attraversare una lunga crisi politico-amministrativa, il dissesto finanziario dell’Ente, il commissariamento, nuove elezioni, lo spettro di un ulteriore dissesto e per ultimo gli effetti del Covid19”. In questo quadro, la Uil Fpl “è riuscita ad evitare, pur in presenza di una normativa fortemente penalizzante a causa del dissesto, la diminuzione del salario legato all’integrativo aziendale consentendo anche a centinaia di lavoratori progressioni economiche ed anche la stabilizzazione dei lavoratori precari”.

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